Lavorare di Domenica? Sono Freelance e il tempo è di mia gestione!

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Oggi in Italia sempre più lavoratori autonomi scelgono o si trovano a lavorare nei giorni festivi. Hanno maturato una visione più fluida del rapporto tra vita lavorativa e privata, e così per loro la domenica non è più un tabù.

Lavorare di domenica? Sì, sono freelance

Non è il massimo il trillo della sveglia alle 7 che persino la domenica butta giù dal letto per andare a lavoro. Eppure, sempre più italiani sono costretti a farlo per tenerselo stretto in questi tempi di crisi, dove le aziende hanno il coltello dalla parte del manico. Sulla questione le polemiche non mancano e si indirizzano contro quelle che impongono ai propri dipendenti la turnazione nei giorni festivi. L’ultimo caso che ha infiammato il dibattito nazionale è stato quello di un outlet di Serravalle Scrivia, in provincia di Alessandria, che ha scelto di restare aperto anche nel giorno di Pasqua.
Ma lavorare la domenica è davvero il “male assoluto”? Non la pensano così i freelance italiani, che secondo le stime ufficiali sono più di 3,6 milioni. Questi professionisti “autonomi e senza dipendenti”, come li definisce l’Eurostat, hanno un rapporto più “fluido” tra vita lavorativa e privata. Per loro, la domenica è un giorno come un altro e si può tranquillamente lavorare se le esigenze lo richiedono, per riposare invece nei giorni feriali.

domenica

Un obbligo, una scelta o entrambi

Non è facile inquadrare la categoria dei freelance, e ancora meno i loro orari, che non sono fissi come per i dipendenti aziendali. Per quelli che lavorano nel mondo dello spettacolo, della sanità o dei servizi ricettivi, farlo anche la domenica è la regola. Ma oggi non sono gli unici, visto che molti freelance sforano il tetto delle 8 ore quotidiane e dei 5 giorni “canonici”. Inoltre, quasi sempre la loro reperibilità è di 7 giorni su 7 per scelta e/o perché la situazione lo richiede. Questo accade ancora di più in un mercato competitivo come quello odierno, dove è necessario fare maggiori sacrifici per tenersi stretti i propri clienti.

I rischi ed i vantaggi principali

Uno dei principali rischi per i freelance è l’eccesso di lavoro dato che non hanno vincoli orari e potrebbero trovarsi a non staccare mai la spina perché il tempo non è mai abbastanza. Un altro significativo riguarda invece la mancanza di certezze e tutele nei pagamenti: qui la legge italiana è ancora in alto mare, così rischiano di lavorare senza la certezza di essere remunerati e di non arrivare a fine mese. Ma c’è anche il rovescio della medaglia. Perchè se è vero che gli autonomi potrebbero passare le festività al lavoro, lo è anche il fatto che sono completamente liberi di organizzarsi e gestirsi: per esempio, una settimana potrebbero lavorare per 7 giorni, mentre nella successiva per niente. Inoltre, anche se manca uno stipendio fisso, i freelance affermati possono arrivare a guadagnare cifre nettamente superiori rispetto a quelle dei semplici dipendenti ed in minor tempo.

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