Lo dice la scienza: i mancini sono più intelligenti, ricchi e creativi

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Il 13 agosto è la Giornata Mondiale dei Mancini, ormai ben l’11% della popolazione mondiale. Per secoli sono stati discriminati perché usavano la “mano del diavolo”, ma oggi la scienza consegna loro una bella rivincita.

I mancini alla conquista del mondo
La Giornata Mondiale dei Mancini è stata introdotta per la prima volta il 13 agosto del 1976, un giorno perfetto per esprimere il loro particolare modo di pensare “alla rovescia”. Cadeva infatti di venerdì 13, una data scaramantica nel mondo anglosassone, equivalente al nostro venerdì 17. Per secoli i mancini sono stati discriminati perché la sinistra era considerata la “mano del diavolo”. Proprio per questo motivo, sin da piccoli venivano scoraggiati ad usarla soprattutto per scrivere o mangiare, cose che il resto del mondo “ordinario” fa normalmente con la destra. Ma loro sono un’altra cosa, un’eccellenza secondo la scienza odierna, e soprattutto ormai un piccolo esercito contro il quale è bene non mettersi contro. Ben l’11% della popolazione mondiale è mancina, ossia utilizza prevalentemente la mano sinistra per compiere le comuni attività quotidiane.

Il genio in testa e in una mano
Molti studi scientifici hanno dimostrato che nei mancini domina l’emisfero destro del cervello, che controlla il lato sinistro del corpo e soprassiede alle facoltà intuitive, visive e spaziali. Risultano così più creativi, originali, intelligenti e dotati di un “pensiero laterale”. Non è un caso che tra essi figurino le personalità più brillanti e geniali della storia, da Ludwig van Beethoven a Wolfgang Amadeus Mozart, da Leonardo da Vinci a Michelangelo, da Charlie Chaplin a Pablo Picasso, senza dimenticare politici come Napoleone, Carlo Magno e Barack Obama. Nei destri domina invece l’emisfero sinistro, che controlla il lato sinistro ed è la sede delle facoltà logiche, analitiche e linguistiche. Tuttavia, anche in fatto di abilità oratoria, i migliori sono i mancini. Secondo una ricerca pubblicata su Nature Neuroscience vantano un linguaggio bilaterale a differenza dei “concorrenti”, poiché durante un discorso il loro cervello coinvolge entrambi gli emisferi.

Chi trova un mancino, trova un tesoro
A sostenere la causa “sinistra” non c’è solo la scienza. I mancini guadagnano in media il 15% in più, secondo l’indagine dello statunitense “National bureau of economic research”. Qui non c’è una spiegazione scientifica, ma l’ipotesi è che, proprio perché spiccano per intelligenza e creatività, occupino posti di rilievo nelle aziende e pertanto siano meglio remunerati. Lo sanno bene Bill Gates, John Rockefeller e Henry Ford, tutti mancini al 100%. Oltre a vantare un quoziente intellettivo più alto e a spopolare nei campi delle arti, trionfano anche nelle attività sportive. Grazie alle loro abilità e ai tempi di reazione più rapidi – provati da uno studio francese – si sono distinti Nadal, Maradona, Pelé, Platinì e Valentino Rossi. Se tra i mancini ci sei anche tu, hai molto da festeggiare. In caso contrario cerca di farteli amici, non si sa mai…

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