Essere multitasking non sempre è un pregio: scopriamo il MonoTasking

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In ufficio bisogna essere responsabili, ordinati e precisi. Chi fa una cosa alla volta lavora meglio, mentre chi è multitasking è più soggetto a commettere errori e a distrarsi. Ecco i preziosi consigli messi a punto dal New York Times per migliorare la produttività.

Più produttivi con 3 regole
Lavorare le canoniche 8 ore può sembrare troppo, ma in ufficio il tempo non basta mai. Spesso ci si ritrova a dover fare molte cose contemporaneamente e si tende a pensare che con la quantità aumenterà anche la qualità. Tuttavia “strafare” non aiuta, ma è addirittura controproducente. Secondo il New York Times bastano 3 regole per migliorare la propria produttività:
1. Confidare nei piccoli cambiamenti. Credere in se stessi e non accelerare aiuta a portare a termine il lavoro un passo alla volta, trovando maggiore concentrazione e le strategie più adatte;
2. Essere responsabili. Lavorare rispettando le scadenze, e metterne al corrente anche i colleghi, aiuta ad onorare gli impegni con maggiore convinzione, quindi a rendere meglio e di più;
3. Saper perdonarsi. Non bisogna essere troppo indulgenti con se stessi, ma è bene riconoscere che sbagliare è umano e può capitare a tutti ogni tanto. Meglio perdonarsi e rimboccarsi subito le maniche per rimediare agli errori, visto che rimuginare sul passato non è costruttivo.

Multitasking in ufficio: bocciato
La sentenza autorevole viene dal Mit e conferma quello che molti impiegati già intuivano: “Essere multitasking non è umanamente possibile”, parola di Earl K. Miller, professore di Neuroscienze presso il prestigioso ateneo americano. Il New York Times sottolinea il motivo biologico che porta a bocciare il multitasking: il cervello dell’uomo non è in grado di concentrarsi su più cose insieme, se non con uno sforzo eccessivo che genera solo confusione, superficialità ed errori. Chi in ufficio manda una mail mentre risponde al telefono ed aggiorna il sito non è un genio: sta (probabilmente) svolgendo le sue mansioni all’acqua di rose. La produttività è tutt’altra cosa, ed è più vicina a chi si concentra su una mansione per volta portandola a termine come si deve.

Il futuro è monotask
Dopo anni in cui tutti ci hanno fatto credere (e fare) il contrario, diventare monotask non sarà facile, ma vengono in aiuto 3 consigli del professor Miller:
1. eliminare le distrazioni, partendo dai social network. Esistono appositi programmi per bloccarli in maniera temporanea;
2. lavorare su un solo monitor e concentrarsi bene su quello, tenendo il cellulare e gli altri dispositivi spenti;
3. fare pausa e sgranchirsi le gambe ogni tanto. Staccare la spina qualche minuto aiuta a ritrovare la carica e l’attenzione, a tutto vantaggio della produttività.

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