Buone notizie dall’edilizia green: in arrivo 200mila nuovi posti

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L’edilizia green offrirà ottime opportunità di impiego nel futuro grazie ai nuovi piani di riconversione degli incentivi. Stando alla recente ricerca di Assolavoro, entro il 2022 si creeranno 200mila nuovi posti di lavoro nell’ambito dell’edilizia sostenibile, a partire dal settore delle costruzioni.

Edilizia green: la sostenibilità è sempre più amica del lavoro

L’edilizia green ha un futuro roseo. Il settore delle costruzioni italiano è in crisi, ma grazie alla sostenibilità potrebbe riprendersi, a vantaggio del Pianeta e di tanti lavoratori. Ottime notizie offre la nuova ricerca finanziata da Ebitemp e condotta da Assolavoro, a cura dell’ingegnere Paolo Degli Espinosa, coordinatore degli Stati Generali della Green economy.

Lo studio ha messo in luce il passaggio degli incentivi dall’edilizia tradizionale a quella sostenibile. Le stime prevedono la creazione di 200mila nuovi posti di lavoro permanenti. L’impresa non è facile, ma nemmeno impossibile. Per realizzarla è necessario convertire gli attuali incentivi fiscali e dare vita a un percorso virtuoso in grado di coinvolgere la riqualificazione degli edifici pubblici e privati.

Un piano intelligente che guarda al futuro

A credere fortemente nella sostenibilità e nell’edilizia green c’è anche Stefano Scabbio, presidente di Assolavoro. A suo avviso il piano di conversione degli incentivi guarda al futuro in modo intelligente.

Inoltre ha il vantaggio di non comportare alcun costo aggiuntivo per lo Stato. Scabbio ha sottolineato che l’azienda ha aderito all’Asvis, un’associazione che riunisce enti e rappresentanti pubblici e privati al fine di cooperare per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Onu per il 2030.

Secondo Scabbio, la formazione offerta dalle Agenzie per il Lavoro può essere considerata un punto di riferimento in Europa, inclusa quella in materia di sostenibilità. A questo tema ha dato rilievo anche lo studio recente, evidenziando gli effetti positivi degli interventi di efficientamento energetico degli edifici, grazie all’impiego di tecnologie innovative e professionalità specializzate.

Un Fondo per attuare la trasformazione verde

I finanziamenti per supportare il piano ambizioso potrebbero arrivare dallo stesso ambiente. Infatti l’articolo 68 del Collegato Ambientale prevede un Catalogo dei sussidi curato dal Ministero dell’Ambiente che elenca sia i sussidi ambientalmente dannosi – che vanno quindi interrotti e riconvertiti a vantaggio dell’edilizia green – sia quelli ambientalmente favorevoli, da sviluppare e migliorare.

L’operatività del piano è stata oggetto di discussione da parte del Consiglio Nazionale dell’Economia Green che, lo scorso 10 ottobre, ha proposto al Governo di costituire il Fondo COP 21 – Agenda 2030 ONU, dove allocare le risorse finanziare per promuovere lo sviluppo sostenibile, soprattutto l’occupazione permanente nell’ambito del settore edilizio. Il 20% di questi fondi sarà destinato alle azioni di compensazione, mentre per il settore agricolo è previsto un piano a parte.