LA RICERCA DI UN IMPIEGO E’ DIGITAL ANCHE PER LE CATEGORIE PROTETTE

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Anche per chi ha una disabilità, più o meno grave o fa parte delle categorie protette, il recruiting on line ha aperto nuove possibilità interessanti, nonostante le evidenti difficoltà. Il collocamento mirato (ovvero il sostegno alla ricerca di un impiego a favore delle categorie svantaggiate) infatti, nonostante sia spesso considerato di pura competenza degli enti locali (che ne curano, per legge, la parte burocratica), può godere di tutti i vantaggi di cui gode il recruiting on line classico, grazie alle piattaforme dedicate al mondo del lavoro.

Per un lavoratore disabile, essere iscritto al collocamento mirato è sicuramente una garanzia importante e l’azienda che integra una persona disabile gode, tutt’ora, di diversi benefici.

Ma anche per chi è disabile, essere presente sulle diverse piattaforme on line può essere motivante ed utile per aumentare le proprie possibilità.

Per alcuni lavoratori far parte delle categorie protette è un aspetto da nascondere, quando possibile, al datore di lavoro perché si tratta di una caratteristica spesso considerata discriminante. Ma bisogna ricordare che la ‘disabilità’ può emergere in qualsiasi momento e, se occultata, può risultare controproducente a livello di fiducia da parte del datore di lavoro.

È anche vero che non sempre il datore di lavoro è pronto ad investire su una risorsa che può risultare problematica.

Alle persone disabili deve essere chiaro che le piattaforme di recruiting on line sono sempre e comunque una buona vetrina per farsi notare e per mettere in luce le proprie capacità.

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