Manovra economica 2019, cosa prevede e quali sono le novità

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Dopo l’approvazione – detta anche bollinatura – della Ragioneria di Stato e la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il testo della Manovra economica 2019 è pronto per andare in Parlamento, dove dovrebbe essere esaminato tra il 29 e il 30 novembre.

Sono 108 gli articoli della Manovra, che trattano provvedimenti chiave, ma anche le mini-misure che però sempre fan discutere. Vediamone alcune.

manovra economica 2019

Manovra economica 2019: Reddito di cittadinanza e Quota 100

Sono i due provvedimenti in Manovra che più fanno discutere la maggioranza, tra le perplessità della Lega e il tirare dritto del Movimento Cinquestelle. Al momento, le risorse destinate a Reddito di cittadinanza e Quota 100 sono di 9 miliardi l’anno.

Il maggior stanziamento per il Reddito di cittadinanza è per il 2019 a 6,7 miliardi, mentre in seguito verranno inglobate le risorse già stanziate per il REI (Reddito di Inclusione), voluto dal governo Gentiloni. Anche per Quota 100, voluta per cancellare la Legge Fornero, il massimo impegno è per il 2019 pari a 6,8 miliardi.

Manovra economica 2019: bonus cervelloni per assunzioni in azienda

Sono previsti sgravi fino a 8mila euro per assumere nelle aziende laureati con 110 e lode e dottori di ricerca, con alcuni limiti temporali e d’età e a esclusione delle università telematiche. Con una dotazione di 50 milioni si prevedono almeno 6mila assunzioni a tempo indeterminato.

Manovra economica 2019: ecobonus e terreni per il terzo figlio

Prorogati di un anno il bonus sulla riqualificazione energetica (65 percento che scende al 50 percento per le finestre), sulle ristrutturazioni al 50 percento, sui mobili al 50 percento (con limite a 10mila euro di spesa). Confermato anche per il 2019 il bonus verde per gli interventi di sistemazione dei giardini.

Sta facendo molto discutere la concessione gratuita per almeno 20 anni di un terreno a favore dei nuclei familiari con terzo figlio nato negli anni 2019, 2020, 2021. Il beneficiario dovrà dimostrare di essere residente in Italia da almeno dieci anni. In più il ministro Fontana vorrebbe limitare il bonus alle famiglie sposate con tre figli, ma sarà difficile escludere legalmente le unioni civili.

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