Quanto influisce la tua pettinatura in un colloquio di lavoro?

A questo punto tutti sappiamo quanto sia importante avere una buona immagine nel momento in cui ci si presenta ad un colloquio di lavoro. Per questo ci prendiamo il nostro tempo per scegliere l’abito adatto. Ma, abbiamo dedicato abbastanza tempo anche a pensare a come influisce anche la nostra pettinatura? Capelli corti o lunghi? Lisci o ricci? Sciolti o con la coda?

Il modo in cui portiamo i capelli gioca un ruolo decisivo. Non torneremo a ricordare l’importanza di averli sempre puliti al colloquio… nessuno vuole attorno a sé gente con una cattiva igiene. Non dà una buona immagine neppure presentarsi spettinati, né, nel caso degli uomini, rasati male. Denota trascuratezza e questo crea diffidenza rispetto al compimento dei tuoi futuri obblighi di lavoro.

Dipenderà dal lavoro, ovviamente. Gli impieghi più formali sono occupati di solito da persone coi capelli corti e lisci. Ad un colloquio, se non li hai appena tagliati, almeno devi presentarti ben pettinato. In lavori più creativi si accetta anche un look con più libertà di espressione. Per gli uomini dai capelli lunghi, si consiglia di raccoglierli con una coda.

Per le donne, la cosa è più complessa. Una capigliatura lunga e curata suggerisce sicurezza in se stessa. Oppure, che cerchi di nascondere qualche complesso. Un taglio medio è perfetto per le donne che occupano un posto di lavoro di una certa responsabilità. Di solito è legato all’intelligenza e alla forza. I capelli corti si associano alle donne di mente aperta, sveglie e oneste.

Dall’altra parte, alcuni studi assicurano che le persone coi capelli ricci sono più responsabili, creative e portano a termine i loro compiti prima degli altri. I capelli lisci si associano a serietà e professionalità.

Quanto più ci adatteremo al codice di abbigliamento dell’azienda nella quale vorremmo lavorare, tante più possibilità abbiamo di inserirci nel posto al quale aspiriamo. Così che, salvo eccezioni, è meglio evitare colori sgargianti e tagli corti troppo radicali.