Il processo di conversione in legge del decreto relativo al reddito di cittadinanza, che regolerà anche pensione di cittadinanza e quota 100, si muove fra gli emendamenti, le proposte di CGIL CISL UIL e le rivendicazioni da parte dell’ANPAL.
Emendamenti in esame
Numerosi gli emendamenti presentati dai vari gruppi politici e attualmente in esame presso la Commissione Lavoro del Senato. Fra quelli approvati troviamo quelli, simili, presentati da Forza Italia e dalla Lega nei quali è contenuta la norma che fissa a carico del fondo e non dei Comuni l’onere dell’assicurazione contro gli infortuni per i lavoratori socialmente utili che beneficiano del reddito di cittadinanza.
Approvato anche l’emendamento secondo il quale la presentazione della richiesta per ottenere la pensione di cittadinanza può essere inoltrata anche tramite i patronati. In linea con l’articolo 4 che regola il Patto per il lavoro e per l’inclusione sociale, sono state infine approvati gli emendamenti riguardanti l’accettazione di offerte di lavoro con sede ricadente nel raggio di 100 km. di distanza dal luogo di residenza per i richiedenti che hanno, nel proprio nucleo familiare, persone disabili conviventi e nel raggio di 250 km. per chi invece ha figli minorenni.
E’ stato invece sospeso l’esame dell’emendamento presentato dal Partito Democratico con il quale viene richiesta la concessione del reddito di cittadinanza tenendo conto del reddito personale in luogo di quello familiare da parte delle donne vittime di violenze subite in famiglia che denunciano i fatti e le persone responsabili all’Autorità di Pubblica Sicurezza.
Reddito di cittadinanza fra limitazioni e sanzioni
Ha ottenuto voto unanime la proposta del Movimento 5 Stelle riguardante la revoca, con effetto retroattivo quindi con il recupero coattivo delle somme indebitamente percepite, contro coloro che sono stati giudicati in via definitiva quali responsabili di eventi criminosi di stampo mafioso o di matrice terroristica.
Questa misura colpirà anche chi si è macchiato di reati gravi quale strage, truffa aggravata perpetrata al fine di ottenere erogazione di sussidi e contributi pubblici, associazione a delinquere, sequestro di persona e attentati aventi finalità terroristiche o si stampo mafioso italiano o straniero, voto di scambio politico-mafioso.
Su proposta della Lega, viene esteso a quanti esercitano, favoriscono e sfruttano il lavoro nero e quello minorile l’inasprimento del 20% delle maxi-sanzioni. Un ulteriore emendamento determinerà la decadenza dal beneficio del reddito di cittadinanza anche da chi, svolgendo già un lavoro regolato da contratto di Collaborazione Coordinata e Continuativa, meglio noto come Co.Co.Co., non abbia provveduto a inoltrare le comunicazioni obbligatorie.
Le proteste di sindacati e ANPAL
Cgil, Cisl e Uil sono sul piede di guerra per chiedere la rimozione di elementi giudicati di ostacolo all’accesso ai benefici del reddito di cittadinanza ( da parte di immigrati extracomunitari. Secondo la triade sindacale, questi sarebbero svantaggiati dalla difficoltà di produrre la prevista documentazione comprovante la composizione e il reddito del nuclo familiare, specialmente se provenienti da Paesi politicamente instabili, con procedure burocratiche e amministrative poco efficienti o mal gestite.
Dal canto loro e secondo un articolo pubblicato da AdnKronos, i navigator precari dell’ANPAL SERVIZI, facente capo all‘ANPAL – Agenzia Nazionale per le Politiche Attive sul Lavoro, protestano e minacciano azioni di sciopero e di blocco delle loro attività di riorganizzazione e gestione dei centri per l’impiego.
Chiedono di essere stabilizzati perchè, nella sua sostanza, il decreto sul reddito di cittadinanza è un provvedimento che vuole risolvere il problema del precariato e invece il loro status attuale farebbe sì che negli eventi formativi si ritroverebbero a partecipare insegnanti/tutor e lavoratori entrambi precari.