Salute e sicurezza sul lavoro: in Italia c’è alta sensibilità, ma manca un approccio strutturato

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Le aziende non dovrebbero mai sottovalutare salute e sicurezza sul lavoro dei propri dipendenti e, per farlo, dovrebbero sviluppare un approccio strutturato di crescita e di formazione, continuo nel tempo.

In Italia però, nonostante le tante difficoltà del mondo del lavoro, la sensibilità delle aziende per benessere, salute e sicurezza sul lavoro dei propri dipendenti risulta più accentuata della media internazionale (87,3%; 5 punti percentuali in più). Lo rileva uno studio realizzato dall’ente di certificazione internazionale DNV GL con il supporto di GFK Eurisko, che ha coinvolto più di 1.700 professionisti in Europa, Asia e nelle Americhe.

In Italia la pressione da parte di leggi e regolamenti (74%) è in linea con il resto del mondo, mentre l’importanza del tema nel garantire la continuità aziendale è addirittura la metà (18,2%) rispetto a una media globale del 35,2%.

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Salute e sicurezza sul lavoro: rischi e azioni correttive

Ma quali sono i rischi che corrono i lavoratori italiani? I più rilevanti derivano da macchinari e attrezzature e dall’ambiente di lavoro, ma le aziende italiane assegnano punteggi significativamente più bassi della media: 57,3% per macchinari e attrezzature (rispetto al 66%), 45% per l’ambiente di lavoro (rispetto al 61,6%).

Le azioni intraprese riflettono i rischi percepiti, con la regolare manutenzione di stabilimenti, impianti e macchinari come principale priorità. Qui l’Italia si distingue per un dato superiore alla media (46,4% contro 40,6%), così come nelle informazioni e formazione dei dipendenti (39,5% rispetto a 37,2%).

Salute e sicurezza sul lavoro: rapporto costi/benefici

Sul rapporto costi/benefici, le imprese italiane reagiscono con meno entusiasmo. I vantaggi sono superiori ai costi solo per il 42,2% (-13 punti percentuali rispetto alla media). La quota di aziende certificate è invece leggermente più alta rispetto (41,6%; +3 punti), ma è molto più elevata quella di chi considera un valore aggiunto la certificazione da una terza parte indipendente (50,5% rispetto a 42,3% in Europa e 34,5% di media del campione).

La dimensione aziendale emerge dal rapporto come un fattore chiave, con le aziende più piccole che continuano a mostrare livelli di percezione più bassi in termini di rischi e priorità: un dato importante per il nostro Paese, dove le PMI rappresentano una parte rilevante del sistema industriale. La prossima sfida gestionale è portare quindi un approccio più strutturato anche in queste realtà, per generare valore aggiunto proteggendo anche in modo più efficace le persone.

Salute e sicurezza sul lavoro: la metodologia della ricerca

La ricerca è stata condotta con il supporto di GFK Eurisko nel marzo 2018 e ha coinvolto 1.729 figure professional di aziende in diversi comparti dei settori primario, secondario e terziario in Europa, Nord America, Centro-Sud America e Asia.

Il campione era costituito da clienti di DNV GL – Business Assurance e non è statisticamente rappresentativo di tutte le aziende nelle rispettive aree geografiche, comparti e settori. Il questionario è stato somministrato attraverso la metodologia CAWI (Computer Assisted Web Interviewing).

Il campione intervistato comprende 140 aziende definite come Leader sulla base dei seguenti attributi:

  • le problematiche OH&S sono molto rilevanti per la strategia di business complessiva dell’azienda
  • nell’autovalutazione del livello di maturità, l’azienda si posiziona tra i leader nell’OH&S management. L’azienda ha intrapreso almeno un’azione, tra quelle elencate nell’indagine, per valutare o mitigare i rischi
  • l’azienda è in grado di misurare il rapporto costi/benefici complessivo delle azioni di mitigazione

DNV GL aiuta le aziende a garantire l’efficienza delle proprie organizzazioni, di prodotti, personale, strutture e catene di fornitura attraverso servizi di certificazione, verifica, valutazione e formazione, affiancandole per consolidare performance aziendali sostenibili e alimentare la fiducia da parte degli stakeholder.

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