Cambiare lavoro: quali sono gli sportelli pubblici per il lavoro

sportelli pubblici per il lavoro
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Gli sportelli pubblici per il lavoro oggi sono telematici, ossia tutte le informazioni si possono reperire su Internet, ed è sulla rete che si possono vedere le possibilità offerte dal mercato del lavoro e proporre la propria candidatura.

Ecco quali sono gli strumenti istituzionali per orientare specifici target come i giovani, le donne, i disabili e gli over 50, categorie per le quali la ricerca del lavoro è particolarmente difficile.

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Cosa offrono gli sportelli pubblici per il lavoro

Da quasi due anni è attivo il portale Cliclavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per i cittadini che vogliano accedere ai servizi per l’occupazione su tutto il territorio nazionale.

Il servizio offre una sorta di consulenza di eRecruitment con le principali piattaforme web e social. L’intento è quello di favorire in Italia lo scambio di informazioni e tra la domanda e l’offerta con strumenti integrati ai cittadini e ai datori di lavoro.

Questo vale sia per il settore pubblico, con l’evidenza dei bandi di concorso, sia per quello privato con tre motori di ricerca principali: cerca lavoro, cerca curriculum e cerca sportello.

Anche le Regioni, in quanto enti che coordinano i servizi pubblici per l’impiego sul territorio, offrono strumenti per dare risposte a chi cerca lavoro. Ognuna ha i suoi servizi specifici in quanto proprio le Regioni sono deputate all’orientamento relativo al collocamento e alla promozione di iniziative di collocamento per le fasce più deboli.

Mentre a livello provinciale e delle città metropolitane esistono i centri per l’impiego le cui funzioni sono quelle di gestire i servizi di collocamento e preselezione dei candidati; promuovere iniziative e interventi di politiche attive del lavoro nel territorio della Provincia o area metropolitana; coordinare a livello territoriale le informazioni sulle attività di formazione e orientamento (professionale, avvio nuova impresa, incontro domanda e offerta).

A livello europeo, invece, esiste una rete di cooperazione formata dai servizi pubblici per l’impiego che si chiama EURES (EURopean Employment Services – Servizi europei per l’impiego) che nasce per facilitare la libera circolazione dei lavoratori nello Spazio economico europeo (i 28 paesi membri dell’Unione europea, Norvegia, Liechtenstein e Islanda) e in Svizzera.

Si tratta di uno strumento utile nato per le persone in cerca di lavoro e interessate a trasferirsi in un altro Paese per lavorare e studiare.

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