Test di ingresso all’Università: cosa c’è da sapere

Rate this post

Da fine febbraio a fine ottobre, ogni anno, si svolgono i test di ingresso all’università attraverso i quali centinaia di migliaia di giovani cercano un posto per iniziare il proprio cammino verso il mondo del lavoro.

Preparazione culturale di base e conoscenza dei temi specifici di ogni facoltà saranno le sole armi a disposizione degli studenti che affrontano le prove di selezione ai corsi di laurea, primi veri scogli da superare e che possono avere un peso determinante nel proseguimento della carriera futura.

Non tutti i test di ingresso all’università però sono uguali: esistono diverse tipologie di prove e alcune di queste non sono selettive.

Test di ingresso all’università: corsi a numero programmato

Queste prove di ammissione sono regolamentate dalla legge n. 264 del 2 agosto 1999 che stabilisce quali sono i corsi di laurea per i quali è obbligatorio il numero chiuso. La legge specifica anche quando i singoli atenei hanno la facoltà di imporre un numero massimo di immatricolazioni.

I corsi universitari che prevedono il numero programmato a livello nazionale sono i seguenti:

  • Medicina e Chirurgia
  • Medicina e Chirurgia in lingua inglese
  • Odontoiatria e Protesi dentaria
  • Medicina veterinaria
  • corsi di laurea direttamente finalizzati alla formazione di architetto
  • corsi di laurea di primo e secondo livello per la formazione del personale sanitario infermieristico, tecnico e della riabilitazione
  • corso di laurea in Scienze della Formazione primaria

Il test di ingresso all’università in tutti questi casi è obbligatorio (anche per studenti in possesso di un’altra laurea); oltre ai crediti formativi universitari maturati dai candidati, per queste prove di ingresso è richiesta l’idoneità nella prova di ammissione e un risultato che permetta allo studente di classificarsi entro le posizioni utili nella graduatoria finale.

Test di ingresso a livello locale

Le legge che regolamenta il numero chiuso a livello nazionale dà facoltà agli atenei di prevedere il numero chiuso anche per i corsi il cui ordinamento didattico preveda l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione, di sistemi informatici e tecnologici o comunque di posti-studio personalizzati.

La limitazione nel numero di iscritti al corso di laurea può essere decisa anche laddove sia presente un obbligo di tirocinio, da svolgere presso strutture diverse dall’università che eroga il corso di laurea.

Le singole università possono in questi casi stabilire numero di ammissioni e modalità dei test di ingresso. Tuttavia, anche in questo caso, le prove sono vincolanti e il mancato superamento del test impedisce l’iscrizione.

Test non selettivi per corsi ad accesso libero

In alcuni corsi di laurea, pur mantenendo la libera iscrizione, richiedono un test di ingresso all’università: si tratta in tutti questi casi di prove attitudinali o di orientamento che si prefiggono l’obiettivo di valutare la preparazione di base delle matricole iscritte.

In questo caso infatti la prova non è selettiva ma propone agli iscritti domande su argomenti di cultura generale con test sulle nozioni fondamentali relative alle discipline oggetto del corso di studi.

Non essendo test selettivi, il risultato delle prove non è vincolante ai fini dell’iscrizione. Tuttavia sono prove obbligatorie che, per coloro che non superano il test, richiedono il recupero nel corso dell’anno del debito formativo, attraverso la frequenza di corsi specifici oppure il superamento di un’ulteriore prova.

Se volete consultare il calendario aggiornato dei test di ingresso all’università per l’anno 2019/2020 – per scaricare i bandi ufficiali delle Università o i decreti del Ministero dell’Istruzione e scoprire i volumi per la preparazione alle prove – potete fare clic qui di seguito.

Nel caso di preparazione ai test di ammissione sono disponibili i corsi Cepu che, grazie a un’esperienza di 30 anni, alla disponibilità e alla competenza dei suoi tutor renderanno più semplice l’apprendimento in vista del test da sostenere.