Vita in ufficio: le parole “magiche”

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Le parole hanno forza. È indubbio che ciò che diciamo o scriviamo possieda una grande influenza su chi ci sta vicino, non è un caso che “l’ars oratoria”, fin dai tempi remoti, fosse oggetto di studio e prestigio. Passano i secoli, ma alcune cose non cambiano: le parole hanno peso e, ancora di più, ne hanno sul luogo di lavoro, dove possono fare la differenza. E tanto anche.

Qualche piccolo esempio? “Grazie”. Sei semplici lettere troppo spesso sottovalutate dai più. Non solo una forma di educazione e vivere civile, questa parolina magica ha la capacità di cambiare l’atmosfera attorno a noi e alla nostra scrivania. Secondo delle ricerche in campo sociologico condotte da prestigiose università d’oltreoceano, dire, e sentirsi dire, un semplice “grazie” migliora la vita, i rapporti umani e persino la produttività.

Come un’eco che si propaga e riflette, per ogni “grazie” elargito (per una penna in prestito, per un caffè offerto, per un lavoro ben svolto) ne torneranno altrettanti indietro e, potere della gratitudine e della positività, ecco che il clima cambia, volgendo al meglio. Senza contare che non esiste arma migliore davanti a fenomeni di narcisismo e d’individualismo a tutti i costi: con un semplice “grazie” proferito al collega, o più banalmente ad un altro nostro simile, gli si riconosce l’importanza che ha per noi e il rispetto che gli dimostriamo. Questo atteggiamento spinge l’altro in questione ad avere nei nostri confronti analoghi sentimenti e una maggiore propensione nel mantenere legami socialmente positivi. Certo, può anche capitare di trovarsi di fronte un ingrato che preferisce il proprio piedistallo, ma nella maggior parte dei casi, a farla da padrone è un sano reciproco rispetto.

Al via, dunque, alle “parole magiche” positive e a tutti quegli atteggiamenti che migliorano la vita, non solo lavorativa. Valorizziamo con piccoli gesti e parole cortesi chi ci è vicino, mettiamoci nell’ottica di poter vedere prima di tutto il meglio negli altri e non solo i difetti (sì, sarebbe molto più semplice vedere solo quelli, soprattutto in giornate particolarmente “no”, ma, fidatevi, non c’è solo del marcio in Danimarca!)
Qualcuno diceva “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”, bene, senza andare troppo lontano o fare gesti clamorosi, un semplice “grazie” fa già la differenza.
E, a proposito,  grazie per aver dedicato qualche minuto del vostro tempo a leggere questo articolo…

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