Una ricerca online per trovare informazioni su come lavorare alla pari all’estero genera valanghe di risultati. Se siete interessati a questa opzione ecco la soluzione ai vostri dubbi. Ci sono diversi siti attendibili come Kangaroo Aupair, Aupair World o Aupair.com o ancora Let’s go pair.
Generalmente l’opzione di lavorare alla pari all’estero contempla l’attività di baby sitting all’interno di una famiglia con la quale, normalmente, si convive. Il vantaggio principale è determinato dal fatto che è possibile imparare rapidamente una nuova lingua immergendosi in una nuova cultura, entrando in contatto con le tradizioni, i costumi e lo stile di vita locale.
A seconda del paese che vi interessa, le condizioni di lavoro alla pari possono variare. Per esempio, se volete lavorare negli Stati Uniti dovete fare richiesta attraverso una delle agenzie autorizzate.
Esistono comunque una serie di requisiti generali che vengono richiesti in ogni caso. Tra di essi:
- avere tra i 18 e i 30 anni
- essere in possesso di un certificato medico di buona salute
- conoscere almeno a livello base la lingua del paese di destinazione
- amare i bambini
- essere responsabili, entusiasti, flessibili ed educati
- avere interesse ad integrarsi con il nuovo ambiente
Per terminare, fotografie, passaporto o visto sono altri documenti che possono essere necessari a seconda del paese in cui desiderate effettuare la vostra esperienza alla pari. In ogni caso il denominatore comune è l’interesse per i bambini e la voglia di conoscere persone e culture nuove.
Come lavorare alla pari: cosa significa
Lavorare alla pari significa usufruire di un soggiorno all’estero come au-pair per migliorare la propria conoscenza delle lingue e per trascorrere alcuni mesi in un Paese straniero senza sostenere spese. Infatti una sistemazione di lavoro alla pari è un’ottima occasione per confrontarsi con usi e costumi diversi dai propri, per sviluppare autonomia e spirito di adattamento.
Tornati a casa, l’esperienza di lavoro all’estero si traduce anche in una maggiore sicurezza nel trovare la propria strada nel mondo del lavoro.
Ma come lavorare alla pari all’estero? Soltanto pochi ragazzi hanno la possibilità di usufruire dell’appoggio di parenti, amici o conoscenti; molto più frequente è il caso in cui, invece, ci si debba affidare a una agenzia specializzata che si occupa di vacanze au-pair.
In questo caso – come sempre – esistono dei pro e dei contro: l’agenzia ha un costo ma evita una serie di spiacevoli sorprese; innanzitutto perché la famiglia firma un contratto e poi perché nel Paese ospitante sarà presente un punto di riferimento pronto a offrire assistenza in caso di bisogno.
Come lavorare alla pari: cosa significa
Mettetevi in testa che lavorare alla pari non significa sfruttare u appoggio in famiglia e godersi le vacanze senza fare nulla… l’attività invece richiede di sbrigare leggere faccende domestiche (spolverare, riporre in ordine, preparare da mangiare per i bambini, riempire e svuotare lavatrice e lavastoviglie) e accudire i bambini della famiglia ospitante, facendoli giocare, accompagnandoli a scuola o ai corsi sportivi, tenendo in ordine e pulita la loro camera, i loro giochi, il guardaroba e il loro bagno.
In cambio si riceve vitto, alloggio e un piccolo compenso settimanale che varia da paese a paese. Il lavoratore au pair deve pagare le spese di viaggio e gli eventuali corsi di lingua, fatta eccezione per la Germania e gli Usa, dove le spese di viaggio solitamente sono a carico della famiglia.