Secondo le stime elaborate da un rapporto del Sole 24 Ore, entro il 2025 la Gen Z, ossia quella fascia di ragazzi nati dalla fine degli anni Novanta fino al 2010, rappresenterà il 25% della popolazione lavorativa. Proprio per questo motivo gli uffici delle risorse umane delle grandi aziende stanno cercando di capire quale sia l’approccio che questo target ha nei confronti della professione, per attrarre i talenti migliori. Vi state domandando anche voi che cosa pensa la Gen Zeta, come concepisce il rapporto tra giovani e lavoro? Ecco tutto quello che dovete sapere.
Gen Zeta, rapporto tra giovani e lavoro
Secondo le ricerche effettuate dagli esperti, la Gen Zeta ha un approccio molto positivo alla vita, è più rispettosa della natura e del prossimo in confronto alla generazione precedente ed è convinta di poter fare la differenza con il suo voto.
Vi stupirà, però, sapere che è molto scettica per quanto riguarda il mondo del lavoro e le opportunità che ci possono essere per i giovani di oggi. Il suo sogno è quello di coniugare le passioni con la professione scelta e per questo si caratterizza per la sua adattabilità alle diverse situazioni, soft skill molto apprezzata dalle aziende. I giovani che fanno parte della Gen Zeta sono creativi e possono trovare soluzioni innovative che sfuggono a tutti gli altri ma cercano un coinvolgimento attivo sul posto di lavoro, vogliono essere resi partecipi delle decisioni aziendali e non sono disponibili a compromessi se si tratta degli ideali nei quali credono. Infine, amano lavorare ma non rinunciano alla propria vita privata per cui cercano aziende che consentano un perfetto bilanciamento fra le due sfere.
Come le aziende possono rapportarsi con la Gen Z?
I candidati che appartengono alla Gen Z possono essere una vera risorsa per le aziende, quindi c’è sempre un maggior interesse da parte dei responsabili delle risorse umane a individuare l’approccio migliore per attrarre questi talenti. Sicuramente puntare sulla formazione continua è un plus perché i ragazzi sono molto curiosi e hanno sempre voglia di sperimentare nuove opportunità e tanti campi differenti. Anche puntare sulle nuove tecnologie può avere i suoi vantaggi perché gli esponenti della Gen Z sono nativi digitali, quindi si aspettano di trovare lo stesso livello di informatizzazione anche nelle aziende presso le quali andranno a lavorare. Infine, per attrarre i profili più specializzati occorre garantire loro un ambiente di lavoro sereno, nel quale riuscire a produrre al massimo.