La prima impressione
Vi mettete a sedere di fronte al soggetto preposto per reclutare risorse umane da assegnare alla mansione a cui ambite e vi sale subito l’ansia. Non sapete se illustrare i vostri pregi e difetti. Domande durante un colloquio di lavoro ve ne vengono poste molte ma rispondete sempre con timidezza perché non riuscite a capire come la pensa l’interlocutore. Sicuramente la prima impressione gioca un ruolo decisivo, pertanto potrebbe essere consigliato parlare apertamente del vostro carattere, mettervi a nudo, umanizzare la vostra curiosità per farvi conoscere a fondo. Le aziende cercano profili ben precisi ma non perdono tempo dietro a candidati che promettono di essere esperti in materie che in realtà non conoscono. Anche un banalissimo dettaglio su un vostro hobby potrebbe rivelarsi determinante e sarebbe controproducente nascondere un’abilità, pure quando non sembra esserci un collegamento razionale con la carriera professionale per la quale vi siete candidati.
Pregi e difetti. Domande durante un colloquio di lavoro che riguardano la vostra storia personale
I pregi che dovreste illustrare alla persona che sta per assumervi riguardano l’autonomia e la capacità di adattamento. Le imprese necessitano di figure in grado di integrarsi rapidamente in un contesto nuovo, senza timori né preoccupazioni. L’altro elemento che sarebbe consigliato sottolineare è la vostra razionalità e la predisposizione a imparare cosa nuove, riuscendo a mettervi in gioco costantemente. Potete dire tranquillamente che avete il difetto della perfezione e che spesso pretendete di primeggiare: la volontà di aspirare alla leadership è una dote estremamente apprezzata in ambito lavorativo.
L’autocritica
La prima cosa da fare è capire quali sono i vostri pregi e difetti. Domande durante un colloquio di lavoro ne riceverete di ogni tipo e anticipare le critiche può rivelarsi una strategia vincente per dare l’impressione di avere la situazione sotto controllo. Un forte spirito caratterizzato dall’autocritica è sinonimo di comprensione dei propri limiti. Un imprenditore deve far progredire la propria attività e vuole inserire nell’organico aziendale soggetti che sanno lavorare per obiettivi, valutando giorno dopo giorno i risultati raggiunti. Mettere in dubbio le convinzioni è indispensabile per capire quali sono i margini di miglioramento.