Il futuro dei giovani Italiani è ancora in Australia

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Il futuro dei giovani italiani è fuori dal Bel Paese e la meta, come non accadeva dagli anni Cinquanta, è l’Australia. Ci sono più ragioni a spingere i ragazzi ad attraversare il globo per costruirsi una carriera.

L’Australia nel futuro dei giovani italiani

Ammontano a 20 mila gli italiani che decidono ogni anno di trasferirsi in un altro emisfero per cercare opportunità di lavoro, quelle che mancano nel Bel Paese. Tale emigrazione verso l’Australia non si registrava da 60 anni, quando successivamente alla seconda Guerra Mondiale centinaia di migliaia di persone abbandonarono l’Italia per le coste australiane. La condizione è diversa, ma non sembra esserci futuro per i giovani italiani.

L’immigrazione

In Australia si contano 24 mila arrivi all’anno. In 22 mila richiedono un visto temporaneo, mentre il restante 9% presenta la domanda per avere un permesso di residenza permanente. Un tempo ci si trasferiva a vivere nel Paese, mentre oggi prima di creare il loro futuro i giovani italiani preferiscono sperimentare la vita in loco. Il governo australiano ha messo a punto il Working Holiday program che coinvolge 14 mila ragazzi l’anno.

Il Working Holiday program

Il programma è operativo fin dal 1975 ma con il passare del tempo ha sancito il successo del Paese, attraendo moltissimi ragazzi da tutto il mondo. In virtù di questa iniziativa sono stati altresì siglati degli accordi bilaterali tra l’Australia  e 19 Stati, per fare in modo che persone con un’età compresa tra i 18 e i 30 anni possa trascorrere un anno nella terra dei canguri. Il futuro dei giovani italiani inizia proprio da questa chance.

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I criteri di accesso

Per poter usufruire del programma è necessario rispondere a determinati requisiti, oltre ovviamente a quello dell’età. Non si devono avere figli a carico, bisogna soddisfare inoltre alcuni criteri sanitari e finanziari specifici. Insomma non si accettano persone bisognose di cure mediche e i soggetti devono riuscire a mantenersi e soprattutto a ritornare in patria al termine del periodo. In realtà, però, sul rientro c’è la possibilità di proroga: se si lavora in una specifica mansione per almeno 88 giorni, si può fare richiesta per rimanere altri 12 mesi.

Le opportunità

Il futuro dei giovani italiani è in Australia perché il Paese negli ultimi 25 anni non ha visto mai una recessione e il suo mercato del lavoro è piuttosto dinamico, tanto da riservare ai ragazzi diverse opportunità di trovare un’occupazione ben pagata. Le retribuzioni minime sono decisamente più elevate rispetto all’Italia. Si fa esperienza e ci si crea una carriera, approfittando delle facilitazioni riservate ai giovani immigrati messe a disposizione dal locale governo.

 

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