16 Aprile è la giornata del pigiama in ufficio

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L’appuntamento è in agenda dal 2004 e si celebra ogni anno il 16 aprile. La giornata del pigiama in ufficio ora è diventata l’occasione per riflettere su smart working, evoluzione del mondo del lavoro e cambiamenti per i dipendenti.

Negli Stati Uniti, la giornata successiva al ”Tax Day” è stata dedicata al pigiama in ufficio. Inizialmente era un modo per trascorrere con leggerezza la data successiva alla scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Poi la nuova usanza ha preso piede in tutto il mondo grazie alla pandemia, con il lavoro da casa. 16 Aprile Giornata del pigiama in ufficio: riflessioni fra smart working, Great Resignation e i creepypasta in stile The Backrooms.

Tra il 2020 e il 2022 la vita dei lavoratori è stata rivoluzionata. L’abitazione, spesso troppo piccola e piena di bimbi o conviventi intenti a far altro, ha preso il posto dell’ufficio con scrivanie improvvisate. I computer sono migliorati in termini di qualità e prestazioni. Giacca e cravatta sono sparite in favore di uno stile più informale.

Il futuro della giornata del pigiama in ufficio

Ora si pensa allo sviluppo futuro della giornata. Bisogna rispondere a una pressante domanda: cosa ci ha insegnato l’esperienza dello smart working? Ma soprattutto si vuole capire cosa hanno imparato le aziende. Il lavoro agile ha reso i dipendenti più produttivi. Sono aumentate le ore trascorse al computer.

I lavoratori, invece, non vogliono tornare in ufficio. Sebbene, per la maggioranza di loro la scrivania domestica sia un ricordo, si cercano soluzioni per ricominciare a collegarsi all’azienda dall’abitazione. La motivazione può essere psicologica, ma c’è qualcosa in più, un nuovo modo di intendere il rapporto tra le ditte e i loro addetti. Il 16 Aprile è la Giornata del pigiama in ufficio: riflessioni fra smart working, Great Resignation e i creepypasta in stile The Backrooms. È arrivato il momento di ripensare il mondo professionale.

Great Resignation e The Backrooms

Nell’epoca in cui diverse persone si dimettono per lasciare la vita stressante e dedicarsi ad attività innovative o allo sfruttamento di opportunità delle aree rurali, si comincia a vedere un parallelo con The Backrooms. Si tratta di un creepypasta, ovvero un meme dell’orrore che si diffonde tra social network e forum.

Non ci sono mostri dietro a queste rappresentazioni, ma solo grandi uffici abbandonati e ”ingialliti”. Proprio questo aspetto è inquietante, ecco perché bisogna incentivare il lavoro agile. L’ufficio fa paura, serve una maggiore indipendenza nell’organizzazione per i dipendenti.

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