Colloquio di lavoro, perchè fare attenzione al linguaggio del corpo

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Finalmente siete stati convocati per un’intervista di lavoro e siete un po’ nervosi perché non sapete come affrontare questa situazione che è innegabilmente fonte di stress. Prepararsi al meglio è fondamentale ma, oltre alla conoscenza perfetta dell’azienda presso la quale vi siete candidati, occorre anche curare con attenzione la propria comunicazione non verbale. La domanda, allora, è lecita: durante un colloquio di lavoro quanto conta il linguaggio del corpo? Moltissimo: ecco perché.

Colloquio di lavoro: quanto conta il linguaggio del corpo?

Qualsiasi processo di comunicazione fra due soggetti, categoria nella quale rientra ovviamente anche il colloquio di lavoro, si compone di tre livelli: la comunicazione verbale, quella para-verbale e quella non verbale. Quest’ultima, che spesso viene sottovalutata dai candidati, ha in realtà un peso enorme nell’influenzare il giudizio del selezionatore: studi di settore indicano che ha un peso di circa il 70% per il buon esito dell’incontro in generale. Non c’è nulla di peggio, infatti, di qualcuno che fa delle affermazioni, ad esempio sulla sua capacità di lavorare anche sotto stress, e poi tradisce dai suoi atteggiamenti nervosismo e insicurezza. Per questo motivo quando vi preparate al colloquio di lavoro dovete imparare a controllare con precisione il vostro linguaggio non verbale, per essere sicuri di instaurare con il selezionatore un’empatia iniziale che contribuirà a favorire in lui una buona impressione.

Quali sono gli atteggiamenti da evitare durante un colloquio

Anche se il linguaggio non verbale è spesso un aspetto che difficilmente si riesce a controllare, è possibile farvi un’idea di massima degli atteggiamenti che è bene non assumere per non dare una cattiva impressione. Ad esempio, quando ci si accomoda di fronte al recruiter, è bene sedersi in modo composto, con la schiena dritta e una postura rilassata ma al tempo stesso formale. Mai incrociare le braccia, perché comunica una posizione difensiva e di chiusura verso l’interlocutore, così come è vietato mettersi le mani sul viso o in testa poiché sono gesti che rivelano nervosismo e poca sicurezza in se stessi.

Per quanto riguarda lo sguardo, mai abbassarlo oppure evitare di guardare negli occhi il selezionatore perché dimostra scarsa sicurezza e un certo nervosismo. Si tratta delle stesse sensazioni che si percepiscono quando il candidato ha dei movimenti agitati come quello di muoversi sempre sulla sedia, accavallare le gambe di frequente oppure cambiare in continuazione posizione. Infine annuire va bene ma non con troppa frequenza perché rischiate di irritare l’interlocutore.

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  1. GIAMPAOLO