28 aprile, la giornata mondiale sicurezza sul lavoro, per non dimenticarne l’importanza

Il 28 aprile 2019 è la giornata nazionale per la salute e sicurezza sul lavoro. Al centro dell’attenzione ci sono le tematiche inerenti al lavoro minorile ma anche la formazione professionale e l’organizzazione interna delle aziende.
I dati del lavoro minorile
Quest’anno la giornata nazionale per la salute e sicurezza sul lavoro che si celebra il 28 aprile va a sovrapporsi con un’altra importante iniziativa: la giornata per l’eliminazione del lavoro minorile. Infatti le due manifestazioni servono per concentrare l’attenzione su un argomento spinoso che troppo spesso viene visto come un elemento appartenente solo ai Paesi in via di sviluppo.
Invece il ricorso al lavoro minorile è diffuso anche in Italia e talvolta va di pari passo con situazioni sociali di abbandono scolastico. L’acronomo Ilo sta ad indicare l’organizzazione internazionale per il lavoro. Questa sigla ha prodotto un interessante studio suddiviso per fasce di età, ovvero i minori e i maggiorenni tra 18 a 24 anni.
Oltre 150 milioni di ragazzini con meno di 17 anni vengono messi a lavorare e tra questi più di 70 milioni svolgono perfino mansioni ad alto rischio. Sono 541 milioni i lavoratori con un’età compresa tra 15 anni e 24 anni. Paragonando i resoconti degli infortuni con quelli dei colleghi con oltre 25 anni d’età potete accorgervi che c’è un aumento del 40%, segnale inequivocabile di una problematica da tenere sotto osservazione.
La giornata nazionale per la salute e sicurezza sul lavoro
L’obiettivo principale della giornata nazionale per la salute e sicurezza sul lavoro ovviamente è quello di rendere più consapevole l’opinione pubblica, per fare in modo che si possano adottare misure sempre più efficaci per il contrasto del lavoro minorile e per l’aumento della sicurezza in azienda.
L’organizzazione Ilo chiede che si intervenga per eliminare del tutto la piaga del lavoro minorile. Avrete sicuramente visto in televisione le immagini dei bambini piccoli nei Paesi sottosviluppati che vengono fatti lavorare.
Però il problema è molto più diffuso, specialmente quando si tratta di adolescenti minorenni. Inoltre la tematica della sicurezza riguarda anche i dipendenti che hanno meno di 25 anni ai quali succedono più infortuni.
Le azioni di contrasto
Tra le misure normative da prendere in considerazione c’è un incremento delle ore di formazione professionale. Per essere efficace questa cosa però va fatta preventivamente, fornendo informazione e addestramento ancor prima di mettere a lavorare un giovane.
Se avete meno di 25 anni poi dovreste essere affiancati per un tempo maggiore rispetto a un vostro collega più anziano. Per esempio potrebbe essere il vostro primo lavoro in una fabbrica e non conoscere nemmeno le basilari procedure d’emergenza sarebbe veramente pericoloso.
