Come si valuta se i corsi di formazione sono utili o inutili
Tutti sanno che le buone intenzioni non sono sempre una condizione sufficiente, questo vale anche per i corsi di formazione e di aggiornamento professionale.
Spesso le intenzioni sulla carta sono molto promettenti ma negli effetti possono non dimostrarsi adeguati allo scopo: la descrizione del corso è interessante ma dopo averlo seguito non ha fornito le competenze desiderate.
Elenchiamo alcuni passaggi per valutare come si distingue un corso utile da un corso inutile. Oggi è una condizione indispensabile nel mondo del lavoro quella di fare corsi di formazione professionale, sia per imparare nuove competenze sia per aggiornare quelle già consolidate.
Come valutare l’utilità dei corsi di formazione
Per compiere un programma di training di successo il primo step è quello di sapere chi sia il docente che terrà gli incontri. In tutte le occasioni informatevi sempre sul pool degli insegnanti. Chi sono? Quali competenze hanno? E quanti corsi di formazione hanno già tenuto? Oggi Linkedin e i social network aiutano molto in questo compito, in Rete si possono anche capire le relative referenze e le opinioni di altri che hanno seguito corsi precedenti.
Una volta iniziato assicuratevi che il corso si svolga esattamente nei tempi stabiliti, se ogni volta inizia con un quarto d’ora di ritardo e termina sempre prima del tempo, vuol dire che la materia non è sviluppata in maniera adeguata. Il tempo è denaro e, in ogni caso, deve essere rispettata la durata effettiva del corso.
Terzo step, ai partecipanti deve essere fornito un programma dettagliato degli argomenti che saranno trattati. È indice di serietà della scuola che impartisce il corso fornire una scaletta degli interventi e un programma preciso della formazione.
Il linguaggio deve essere adeguato al contesto, non troppo semplice e non troppo complesso. Pretendete che ogni passaggio sia chiaro alla media dei partecipanti. Chi conduce la lezioni dovrà cercare di mantenere alto il livello di attenzione, usando diversi metodi di apprendimento, si possono alternare: speech, video, slide con case history ed esercitazioni.
Su Youtube si può vedere in anticipo qualche video dell’insegnante per capire il suo modo di fare in aula. Per rendere l’apprendimento più interessante e meno noioso possono esserci anche elementi umoristici e divertenti, sempre dosati in maniera equilibrata.
I partecipanti devono essere coinvolti quando possono portare contributi utili al corso. Anche le domande servono per allargare la proposta del docente. Sfruttate sempre l’occasione di porre quesiti per approfondire un tema e anche per valutare il livello di competenza del docente.
Ultimo step: i corsi di formazione devono fornire documentazione per lo studio personale: dispense, bibliografia e sitografia dove trovare spunti per completare l’apprendimento. Una volta terminato il corso gli insegnanti migliori lasciano sempre la possibilità di ricevere feedback e domande che venissero in seguito, così da completare la formazione in maniera adeguata.