Lotta ai paradisi fiscali, ne sono rimasti solo 7 nel Mondo
I paradisi fiscali nel Mondo inseriti nella lista nera sono soltanto 7. Con il recente aggiornamento spariscono Saint Kitts and Nevis e le Bahamas.
Nel 2018 è stata aggiornata la lista dei paradisi fiscali. La principale novità è la riduzione del numero complessivo dei Paesi che si prestano a pratiche fiscali scorrette, al punto da essere considerati a tutti gli effetti tax heaven.
Dal poco nobile elenco sono state escluse le celebri Bahamas e lo stato insulare di Saint Kitts and Nevis che appartengono all’arcipelago delle Piccole Antille, situato geograficamente nell’America Centrale.

Paradisi fiscali: lista nera e lista grigia
I paradisi fiscali vengono chiamati tecnicamente giurisdizioni di tipo non collaborativo. L’Ecofin, il consiglio comunitario per l’economia e la finanza, è l’istituzione che rappresenta i 3 segmenti principali per l’Europa: economia, politica e fiscalità. Questo organismo mette sotto esame gli aspetti dei paesi a rischio, stilando la lista nera dei paradisi fiscali.
Saint Kitts and Nevis e le isole Bahamas sono state osservate dopo i recenti cambiamenti delle regolamentazioni interne, attuati proprio con l’obiettivo di non risultare più paradisi fiscali. L’osservazione delle dinamiche più attuali ha portato alla conclusione che effettivamente queste realtà stanno facendo passi avanti garantendo una migliore collaborazione.
Perciò dalla lista nera sono passati alla lista grigia, in attesa di capire se davvero si prospetta un futuro dove possono emergere tutte quelle transazioni finanziarie che finora sono rimaste nel conteggio dell’economia sommersa.
Cosa sono i paradisi fiscali e dove si trovano
I paradisi fiscali sono tutti quei paesi che garantiscono agli investitori, ai correntisti e ai risparmiatori trattamenti di favore che vanno ben al di là della soglia consentita. La fiscalità in questi luoghi permette grandi risparmi, mettendo a rischio la concorrenza tra le imprese. Il ricorso a trattamenti di privilegio può arrivare a essere considerato vera e propria elusione fiscale.
L’economia mondiale è molto colpita da questo fenomeno e ogni anno vengono messe allo studio misure di contrasto. A oggi risultano nella black list Trinidad e Tobago, Samoa, Samoa americane, Palau, Isole Vergini americane, Guam, Namibia. Oltre al maggior profitto spesso in questi Paesi vengono investite somme di denaro provenienti da attività illecite e criminali.
