ANATOMIA DELLA SCRIVANIA PERFETTA. MEGLIO IL REGNO DELLA PERFEZIONE O IL CAOS SOVRANO?

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Qualcuno dice che la scrivania è lo specchio dell’anima e l’ufficio in cui operiamo mostra abbastanza fedelmente il nostro stato mentale ed emotivo.

Quando si parla di scrivanie, c’è chi adorna la propria postazione con foto di famiglia e suppellettili vari, trascinando in ufficio buona parte della propria casa per trasformare l’ambiente lavorativo in una specie di comfort zone; e poi c’è chi soggiorna amabilmente in un ambiente asettico e tratta l’ambiente come una sala operatoria, rimuovendo anche gli strumenti lavorativi che non vengono utilizzati quotidianamente.

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Chi ha ragione? In realtà le risposte possono essere molteplici. Chiaro, è facile trarre conclusioni affrettate pensando che chi mantiene il proprio ambiente lavorativo in disordine probabilmente sarà così anche a casa. Per chi fa del disordine uno stile di vita a volte è più difficile dimostrare di essere una persona rigorosa e presentare documenti con macchiati dal bicchiere del caffè dimenticato da giorni non è mai troppo professionale. Riguardo, invece, ai ‘precisini’, anche se il loro tavoli sono molto più presentabili, il rischio è quello di cestinare, nella foga da colf impazzita, documenti realmente importanti e di perdere facilmente il controllo alla prima difficoltà. Quindi, in entrambi i casi, il consiglio spassionato è quello di scannerizzare sempre i documenti importanti e di archiviarli con costanza.

Il tema dell’ordine in ufficio è stato affrontato, nel tempo, da diversi luminari. Con lo Space Cleaning, derivato dal Feng-Shui (filosofia secondo la quale riflettiamo sull’ambiente esterno ciò che realmente abbiamo dentro), puoi imparare ad eliminare il superfluo, imparando ad archiviare le cose importanti. Svuotare i cassetti è una forma di catarsi e sembra avere effetti positivi anche sulla nostra mente.

Ecco alcune regole semplici da applicare per migliorare il tuo rapporto con l’ordine (che tu sia ordinato o disordinato):

– Controlla i documenti ed impara a cestinare subito quelli inutili.

– Per il materiale non classificabile crea un’apposita cartella da controllare e smaltire costantemente

– Rinnova la tua scrivania con raccoglitori aggiornati ed elementi funzionali. Se passi molto tempo in ufficio, dare una ventata di novità ti farà sentire meglio.

– Non essere troppo rigido con te stesso e con i colleghi ed evita di trascorrere troppo tempo a mettere a posto.
Tra i difensori del ‘disordine organizzato, Eric Abrahamson, noto professore americano, sostiene che chi ha una scrivania impeccabile lavori meno perché trascorre il suo tempo a mettere a posto ed a controllare l’ambiente che lo circonda.

Quindi, meglio essere più produttivi e vivere nel caos? Dipende. Esiste un metodo, il ‘Get This Done’, che insegna ad organizzare al meglio la propria vita lavorativa ed i propri spazi, agendo anche sull’inconscio. Le persone disordinate spesso affermano di trovarsi a proprio agio nella loro condizione e non ritengono che il loro modo di lavorare necessiti di essere migliorato. Spesso, però, non si rendono conto di essere ‘fisicamente invadenti’ e di dare fastidio ai colleghi.

Alla fine, la cosa importante, è raggiungere il giusto compromesso perché, come diceva Einstein, se una scrivania in disordine è segno di una mente disordinata, figuriamoci una scrivania vuota…

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