Colloqui di gruppo, le strategie per rendere al meglio
Oggi sempre più aziende effettuano dei colloqui di gruppo per selezionare i candidati e risparmiare tempo. Alcuni non sono facili da superare, ma seguendo alcuni consigli potrete dare il meglio.
Figure entry level, arrivano i colloqui di gruppo
Siete in ansia perché dovete affrontare un colloquio di lavoro, ma non sapete come prepararvi? Fate attenzione, perché se il posto di lavoro a cui vi candidate è quello di una figura entry level, stavolta, nell’ufficio di selezione del personale potreste non essere soli.
Oggi infatti sono sempre di più le aziende che effettuano dei colloqui di gruppo per selezionare i candidati e risparmiare tempo. Questo tipo di prova non è meno impegnativa di quella individuale, soprattutto perché è caratterizzata da una maggiore imprevedibilità.
Anche se studiate bene l’azienda, è difficile che riusciate a prevedere le mosse degli altri candidati-concorrenti, che probabilmente nemmeno avete mai visto prima di allora. Inoltre, le tipologie di colloquio di gruppo sono diverse e vanno affrontate con consapevolezza se volete dare il meglio.
I principali colloqui di gruppo
I colloqui di gruppo più utilizzati dalle aziende sono di 2 tipologie e servono a fare emergere la personalità di ogni candidato, dal leader al problem solver fino al negoziatore. In un colloquio a ruoli liberi avrete lo stesso ruolo degli altri candidati e dovrete misurarvi con un caso comune.
Durante la prova, di circa un’ora, prenderete parte a una discussione di gruppo su un tema stabilito. “Ai recruiter interessa vedere come i candidati ragionano e come portano avanti le proprie tesi in relazione al gruppo” sottolinea Cristina De Tomasi, HR manager di Gi Group.
Nel colloquio a ruoli assegnati rivestirete un ruolo specifico, diverso da quello degli altri candidati, ma al fine di raggiungere un obiettivo condiviso. In questa prova dovrete saper primeggiare e al tempo stesso collaborare con gli altri. Entrambi i colloqui di gruppo possono prevedere un’analisi di caso da risolvere, per valutare sia le vostre conoscenze che le competenze tecniche.
“Questa prova serve ad analizzare le attitudini psicosociali dei candidati, il loro modo di esprimersi e la loro capacità di influenzare gli altri. Non è importante il cosa si dice, ma il come si riesce a portare le persone dalla propria parte” spiega la De Tomasi.
Come rendere al meglio nei colloqui di gruppo
Per superare i colloqui di gruppo, mostratevi sempre attivi e propositivi, mettendo al bando la timidezza e le insicurezze. Rifuggite però da ogni mania di protagonismo, confrontandovi con educazione e rispetto con gli interlocutori. Non superate i tempi previsti per rispondere alle domande e, soprattutto, non fatele al selezionatore dopo che è iniziata la prova: vi mostrereste insicuri e poco autonomi.
“In genere ai candidati viene lasciato un po’ di tempo per chiarire i dubbi. Una volta iniziata la prova, però, non bisogna più fare domande perché il ruolo del recruiter come facilitatore si è concluso” puntualizza la De Tomasi. Il rischio potrebbe essere quello di mostrare insicurezza o poca autonomia.
Il segreto per fare centro è quello di essere partecipativi e aperti al dialogo. “Chiudersi in sé stessi è un peccato. Così si spreca l’occasione” conclude l’esperta.