Come scrivere la lettera di dimissioni? Qualche consiglio

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Come scrivere il testo e quali sono i contenuti necessari? Ci sono degli elementi da chiarire in anticipo per capire come scrivere la lettera: volete licenziarvi a partire dal giorno stesso della consegna o siete disponibili a dare il preavviso?
Inoltre quando si cambia lavoro, prima di consegnare la lettera di dimissioni è fondamentale aver già firmato una lettera d’intenti con il nuovo datore di lavoro, così da essere sicuri di lasciare il “vecchio” lavoro per iniziarne effettivamente uno nuovo.

 

Non riversate l’insoddisfazione con parole di fuoco

Avete deciso che quel tipo di lavoro non fa per voi? Non c’è niente di male: per scrivere una lettera di dimissioni consigli utili ce ne sono moltissimi. La prima cosa che dovrete tenere in forte considerazione è che non vi state sfogando con qualcuno che capirà i vostri sentimenti: scrivetela ragionando e non fatevi prendere dall’emotività. Anche se inserite frasi di fuoco contro il vostro caporeparto non riceverete alcun tipo di beneficio dallo sfogo. È molto meglio limitarsi alla formalità e scrivere una missiva fredda, che tuttavia contenga chiaramente le parti necessarie per la validità.

Gli elementi minimi che è necessario precisare esplicitamente in una lettera di dimissioni e che ne garantiscono la validità dal punto di vista legale sono:

  •  Il nome, il cognome ed i recapiti del lavoratore
  •  I riferimenti del datore di lavoro
  •  La volontà espressa di recedere dal rapporto lavorativo
  •  La data di decorrenza delle dimissioni
  •  La data ultima di presenza in azienda
  •  La data di consegna della lettera o di invio tramite A/R
  •  La firma del lavoratore dimissionario
  •  Lo spazio per la firma del datore di lavoro


Procedura telematica

Potrete scrivere liberamente di pugno la vostra lettera e sarà comunque valida. L’unica accortezza è di farla inviare per via telematica attraverso i canali previsti dalle leggi. Sarà sufficiente recarsi al centro per l’impiego di competenza territoriale per la validazione. Questa procedura è necessaria perchè nel 2016 con il Jobs Act è entrata in vigore la norma che si pone come obiettivo il contrasto della pratica, purtroppo molto diffusa, delle cosiddette dimissioni in bianco, ovvero una lettera che alcuni datori di lavoro facevano firmare all’assunzione dal lavoratore per poi tenerla nel cassetto e utilizzarla come ricatto.

Casistiche di esonero dal preavviso

Per quanto riguarda il preavviso dovrete far controllare diversi dati: il contratto nazionale che viene applicato nel settore in cui lavorate, l’inquadramento professionale e l’anzianità di servizio. Potete decidere di interrompere il rapporto con il vostro datore di lavoro in qualsiasi momento. L’unica discriminante sarà la decurtazione dell’ultima busta paga nel caso in cui scegliate di andarvene sbattendo semplicemente la porta. Dovete sapere infatti che l’azienda ha diritto al preavviso, un tempo calcolato in base alla vostra anzianità di servizio che serve per reclutare una figura che vi sostituirà. Il preavviso va da pochissimi giorni per il part-time e per i neo-assunti nelle mansioni di inserimento, fino addirittura a 3 mesi. Ci sono però alcuni casi di esonero: ad esempio, licenziandovi durante il periodo di prova, su accordo tra le parti, nei contratti occasionali a termine.

Navigando online potrete trovare molti esempi di lettera di dimissioni. Sia che voi vogliate mantenere un rapporto cordiale con il vostro attuale datore di lavoro o che voi vogliate adottare uno stile distaccato e formale, potrete sicuramente trovare un fac simile di lettera che si presti alle vostre esigenze e alla vostra situazione lavorativa.
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