Cosa fare se il tuo lavoro viene criticato

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Nessuno ha detto che lavorare è facile. E non ci riferiamo al semplice fatto di portare a termine un compito, che può comunque essere complicato, ma a tutto quanto sta attorno al mondo lavorativo: ambiente, colleghi, azienda, capi…
Si stabiliscono vincoli che, ovviamente, possono generare diverse reazioni, tra le quali le critiche. Accettare una critica costruttiva, fatta con buone intenzioni, non è complicato ma…cosa fare con le critiche negative? Proviamo a contestualizzarle, per fare in modo che non ci riguardino mai…

MEGLIO UNA RISPOSTA A MENTE FREDDA: ci sono molte persone che sono decisamente impulsive riguardo alle critiche e reagiscono male, con atteggiamenti imprevisti, pianti, e attacchi di panico…Se sei così ti consigliamo di aspettare 24 ore per dare una risposta in merito alla critica ricevuta. Quando una persona riceve delle critiche, di solito subentrano sentimenti forti e difficili da controllare, quindi la cosa migliore è lasciarli placare per poi provare a rispondere con calma. Può essere difficile controllare una risposta emotiva ‘specialmente se la critica ci sorprende e l’adrenalina scorre a fiumi’ (come ha detto Douglas Stone, un professore di Harward esperto in materia).

ELIMINA LE POSSIBILI DISTORSIONI: durante questo momento di calma e riflessione, prima di agire, cerca di analizzare le critiche ed elimina tutte le distorsioni possibili. Alcune persone tendono a distorcere i commenti negativi, trasformandoli in attacchi personali. Bisogna separare questo aspetto dalla critica oggettiva che si riferisce a puri aspetti lavorativi.

NON NEGARE LA CRITICA: non possiamo reagire ad una critica, negando l’accaduto direttamente. E se è fondata? Se neghiamo categoricamente i fatti, il nostro capo e i nostri colleghi potrebbero dubitare della nostra credibilità, quindi la cosa migliore è sempre quella di chiedere educatamente e senza alterarsi, alcuni chiarimenti o esempi a sostegno dei commenti ricevuti. Se hai già negato, puoi ancora sistemare la cosa: indici una riunione spiegando il tuo punto di vista e chiarendo direttamente il problema.

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NON DARE LA COLPA AD ALTRI: come per i punti precedenti. Incolpare altre persone farà perdere al tuo capo e ai tuoi colleghi il rispetto che hanno sempre avuto per te. Quindi trattieniti e chiedi ‘…non lo avevo considerato sotto questo aspetto. Tu come la vedi?’.

ACCETTA POSITIVAMENTE I COMMENTI: a nessuno piace ascoltare le critiche, chiaro, ma può essere un’opportunità di dimostrare un’attitudine poco comune; quella di saper trasformare in positivo i commenti negativi. Richiede pratica, umiltà e un’approfondita conoscenza di se stessi. E’ dura, ma la ricompensa per lo sforzo vale la pena, dato che questa abilità migliora sensibilmente anche la creatività sul lavoro.

LASCIA DA PARTE IL RISENTIMENTO: prima abbiamo parlato delle persone che reagiscono male alle critiche, arrabbiandosi o offendendosi. In un modo o nell’altro è importante mettere da parte il risentimento e il rancore perché ciò porterebbe solamente nuovi problemi lavorativi in futuro.

NON ASCOLTARE LE CRITICHE DISTRUTTIVE: bisogna verificare le critiche che riceviamo. Una cosa è una critica negativa e una cosa, ben diversa, è una critica distruttiva. Quest’ultima viene mossa con cattive intenzioni e con la volontà di creare un danno. Quando ce ne rendiamo conto, dobbiamo imparare a non considerare questo tipo di attacchi. La cosa migliore è non farsi influenzare e non fare domande, per non fomentare la cosa.

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