Cos’è e cosa comporta il fenomeno del “Job creep”

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Ambire a una promozione a tutti i costi non è positivo. Se state lavorando troppo, alla base della vostra disponibilità potrebbe esserci un vero disagio. Il fenomeno del “Job creep”: cos’è e cosa comporta?

Il lavoro strisciante

In ufficio o in fabbrica cercate sempre di fare del vostro meglio per ottenere un riconoscimento dalla dirigenza. Questo comportamento è assolutamente normale purché non si traduca in un’ossessione. Molte persone, infatti, si mettono a disposizione ben oltre le classiche 8 ore, facendo straordinari e addirittura dichiarando di poter continuare anche a casa a sbrigare pratiche oppure a svolgere mansioni riferibili alla sfera professionale. Il fenomeno del “Job creep”: cos’è e cosa comporta? Il cosiddetto lavoro strisciante è la tendenza a cercare con insistenza l’approvazione dei superiori, acconsentendo a qualunque richiesta con il solo scopo di ricevere le congratulazioni del capo.

Perché è sbagliato dire sempre di sì

Annuire acriticamente alle indicazioni del superiore non è una buona condotta. Il dipendente di un’azienda deve mantenere un proprio pensiero, valutando cosa è giusto per l’affermazione delle proprie capacità in relazione allo stipendio che percepisce in cambio della prestazione. Il lavoro non è un’opera di volontariato e la flessibilità non è sinonimo di disponibilità a tutti i costi. Rischiereste di cadere in una condizione di forte stress, con la diretta conseguenza dell’effetto burnout, cronicizzando la vostra sete di lavoro. Il fenomeno del “Job creep”: cos’è e cosa comporta? La prima risposta a questa domanda è che potreste abbandonarvi a uno stato di esaurimento nervoso, tralasciando gli affetti familiari, non occupandovi più del tempo libero e lasciandovi abbagliare dal pensiero fisso di dover dimostrare ogni momento qualcosa in più.

Il fenomeno del “Job creep”: cos’è e cosa comporta?

Uno degli errori più gravi che potreste commettere è pensare che essere sempre disponibili aumenti il vostro rendimento. Il benessere psicofisico sul lavoro è imprescindibile perciò il riposo è necessario anche e soprattutto per essere più brillanti. I medici del lavoro durante le visite periodiche che vengono effettuate in azienda valutano anche questo aspetto, per accertarsi che la mansione specifica a cui venite assegnati non provochi motivi di ansia dovuti alla necessità di superarvi costantemente, di battere record di produttività, di accelerare i tempi e di ridurre le pause. Un’altra variabile che dovreste analizzare è quella della creatività: le imprese hanno bisogno di intelligenze e non di robot. Nella zona di comfort vi sentite sicuri anche lavorando eccessivamente ma è la fantasia che vi rende davvero utili e produttivi.

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