ECCO I PAESI IN CUI SI RILEVA IL MAGGIOR NUMERO DI MOLESTIE SESSUALI SUL POSTO DI LAVORO.

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Una recente indagine, commissionata dal governo giapponese, ha rilevato che, tra le donne intervistate, almeno un su tre ha subito molestie sessuali sul posto di lavoro, che sia in forma fisica o verbale. Il 30% delle donne che lavorano part-time in Giappone è stato vittima di molestie sessuali sul lavoro, mentre la percentuale cresce al 35% tra le donne che lavorano a tempo pieno.

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Il 54% delle donne intervistate in Giappone afferma di essere stata vittima di commenti offensivi sull’aspetto, sull’età e sui tratti fisici e il 40% assicura di aver subito molestie fisiche attraverso gesti inappropriati. Inoltre, il 27% dichiara di essere stata invitata più volte a cena o ad un appuntamento privato e il 17% ammette di aver subito pressioni a livello sessuale.

Tra i paesi della zona Asiatica, la percentuale di molestie sul luogo di lavoro – in senso fisico, verbale, psicologico o sessuale – oscilla tra il 30 e il 40%.

Questa percentuale è anche più alta in Europa. Secondo uno studio dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), circa il 40/50% delle donne europee ha subito una qualche forma di molestia sessuale sul lavoro.

In Australia, secondo un sondaggio della Commissione dei Diritti Umani del paese, il 25% delle donne ha subito una molestia sessuale sul posto di lavoro.

Secondo una ricerca del 2007 della Fondazione Europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, la Repubblica Ceca è il paese dell’Unione Europea con il maggior numero di casi di molestie sessuali sul lavoro a carico delle donne, seguita da Norvegia, Turchia, Croazia, Danimarca, Svezia, Lithuania e Regno Unito. L’Italia non figura, in questo sondaggio, tra i paesi europei in cima alla lista e risulta essere, insieme a Spagna, Malta e Cipro, uno dei paesi con il minor numero di problematiche.

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