Esiste davvero lo sleepinfluencer? Ebbene sì!
Essere pagati per dormire: il lavoro dei sogni è lo sleep influencer
Vi hanno sempre insegnato che per guadagnare si deve lavorare duramente e non dormire, eppure non è propriamente così! Esistono, infatti, una serie di ruoli professionali che ricadono sotto la denominazione di sleep influencer che prevedono la possibilità di incassare il proprio stipendio solo se si dorme profondamente. Letteralmente la parola vuol dire “influenzatore del sonno” e si intende con questo termine tutti coloro che possono in qualche modo influenzare le opinioni degli altri utenti (e ovviamente le loro abitudini di acquisto) nel settore del riposo e del sonno. Sono tante le aziende che stanno ricorrendo a questi specialisti, come ad esempio gli alberghi di lusso oppure le aziende che vendono materassi e guanciali, proprio perché da qualche anno è sempre più evidente l’importanza di un buon riposo per la salute delle persone, attenzione che ovviamente ha scatenato negli acquirenti la caccia alle informazioni per scegliere il materasso più adatto e il guanciale che favorisca il riposo più rigenerante, ma anche semplicemente le catene alberghiere che mettono a disposizione le stanze più confortevoli per dormire.
Che cosa fa lo sleep influencer
Ma che cosa fa esattamente uno sleep influencer? Molto dipende dall’azienda che lo ha assunto. Ad esempio, è possibile che le aziende di produzione lo assumano per fargli testare i materassi e promuovere il brand sui social, oppure che venga scelto dagli alberghi per far conoscere le camere e raccontare la qualità del riposo in una determinata catena alberghiera. Ovviamente per essere scelti in questi casi occorre avere una propria community molto radicata perché il fine ultimo è quello di far conoscere il brand ad un pubblico molto ampio di persone potenzialmente interessate all’acquisto. Inoltre anche gli scienziati sono sempre alla ricerca di lavoratori del sonno perché vengono condotte numerose ricerche in campo medico e neurologico più nello specifico per testare i comportamenti umani durante il sonno o per analizzare come si comporta il cervello durante la fase rem. Infine esistono alcune grandi multinazionali, come Google o Facebook, che consentono ai propri dipendenti di schiacciare un pisolino durante l’orario di lavoro al fine di recuperare energie e produrre sempre di più.