Franchising, ecco come aprire un centro benessere
Aprire un centro benessere è un’ottima idea. Potreste farlo ricorrendo al franchising, con un investimento iniziale contenuto e con il supporto concreto e costante di un team di professionisti del settore.
Le pratiche burocratiche
Come accade per tutte le altre attività commerciali anche per l’apertura di un centro benessere dovrete essere in possesso di una partita Iva. Dovrete successivamente ricordarvi che per qualsiasi trattamento benessere e per qualunque prodotto venduto, nel caso in cui abbiate per esempio una vetrina con cosmetici e creme, dovrete emettere regolarmente una fattura o uno scontrino. Procederete poi preventivamente all’iscrizione presso la camera di commercio del vostro territorio.
Occorrerà anche recarsi a fare una dichiarazione di tipo amministrativo comunicando l’inizio dell’attività. Pure se gestirete il vostro centro benessere in franchising da soli, sarà indispensabile essere in regola con Inps e Inail. Ovviamente nel caso in cui operino all’interno della struttura anche vostri dipendenti, dovrete procedere a regolarizzare tutte le posizioni previdenziali e di assistenza in caso di infortunio sul lavoro.
L’ultima cosa da considerare è sulla tipologia di centro benessere che avete deciso di aprire. Verificate attentamente se nei servizi che offrirete sono previste normative che obbligano alla richiesta di specifici permessi di tipo sanitario.
Per i trattamenti estetici standard generalmente non occorre un’autorizzazione ma nel caso di massaggi a scopo riabilitativo o di altro genere è sempre raccomandato capire cosa prevede la Legge per evitare di incorrere in sanzioni economiche che potrebbero essere anche piuttosto costose.
Il centro estetico in franchising
Il fatto di essere affiliati in franchising con un’azienda non costituisce un alibi per non avere le autorizzazioni. Ricordate sempre che i responsabili diretti siete voi e che la Legge non ammette ignoranza. Per cui, sia dal punto di vista amministrativo, sia da quello commerciale, è meglio farsi assistere da professionisti.
Per esempio chiedere la consulenza di un avvocato o di un commercialista, almeno per illustrare il progetto a grandi linee, non guasta mai. La prima cosa da fare è la ricerca di potenziali clienti facendo un’analisi di mercato. Dopodiché dovrete riflettere su quale sia l’ambito specifico nel quale potete offrire il miglior servizio. “HinTime Beauty & SPA” e “Acqua Fitness Marima” sono aziende che forniscono il loro marchio ma che chiedono un investimento iniziale che rispettivamente è di 15.900 euro e 49.000 euro. ”
SkinMedic Beauty Clinic” ne chiede molti di più, ovvero 89.000 euro ma fornisce anche un servizio di marketing completo. “My BEA Center” e “Sherazaad” non prevedono alcun tipo di soglia minima di investimento iniziale, lasciando libero l’imprenditore di decidere e di concordare il progetto con il franchisor. Alcune sigle mettono a disposizione attrezzature e corsi di formazione.