Giornata Mondiale degli Animali: quali sono gli sbocchi lavorativi per i laureati in Veterinaria?
3/10/2017 | 9:00
In:Mondo del Lavoro
Gli ultimi rapporti pubblicati da Almalaurea, il portale “ponte” fra università e mondo del lavoro, consentono di tracciare il profilo professionale dei laureati magistrali a ciclo unico in medicina veterinaria e di coglierne le peculiarità. Il quadro che ci appare è quello di professionisti che lavorano da subito. Appena laureati svolgono una professione degnamente retribuita nella tutela della salute della collettività.
Il veterinario
E’ il professionista che si dedica all’igiene e alla salute degli animali tutelandola grazie ad interventi preventivi, terapeutici e di profilassi anche di malattie trasmettibili all’uomo. Vigila sulla produzione e commercializzazione di derrate alimentari commestibili di origine animale.
I dati occupazionali dei laureati magistrali a ciclo unico in veterinaria già ad un anno dalla laurea sono buoni, anche se l’83% dopo la laurea è ancora impegnato in progetti di formazione professionale.
I dati occupazionali dei laureati magistrali a ciclo unico in veterinaria già ad un anno dalla laurea sono buoni, anche se l’83% dopo la laurea è ancora impegnato in progetti di formazione professionale.
Il veterinario ad un anno dalla laurea
A dodici mesi dalla laurea lavora il 61%, considerando anche coloro che sono in formazione retribuita. In particolare il 67% è impegnata nell’attività professionale. La retribuzione netta si aggira intorno agli 850 euro mensili.
Il veterinario a cinque anni dalla laurea
A cinque anni dalla laurea il tasso di occupazione si attesta intorno al 91%. La stabilità lavorativa arriva all’85%. Aumenta ancora il numero di lavoratori autonomi. Lo stipendio mensile netto è di circa 1.070 euro.
Un dato rappresentativo della situazione è che novantaquattro veterinari su cento utilizzano in modo esauriente le competenze acquisite durante gli studi.
Un dato rappresentativo della situazione è che novantaquattro veterinari su cento utilizzano in modo esauriente le competenze acquisite durante gli studi.
Sbocchi professionali
L’attività del medico veterinario non trova la sua collocazione unicamente nella figura del libero professionista ma esistono una serie di campi in cui esercitare la specializzazione:
– Il Servizio Sanitario Nazionale con le sezioni specifiche come il Ministero della Sanità e l’Istituto Superiore di Sanità o aree particolari come quelle relative alla Sanità animale, all’Igiene dell’allevamento e delle produzioni.
– La ricerca scientifica presso gli Istituti Zooprofilattici, le Università o le diverse Istituzioni Scientifiche pubbliche e private.
– Lavoro dipendente presso industrie farmaceutiche, zootecniche o alimentari.
– La carriera militare nel corpo veterinario delle Forze Armate.
– L’insegnamento negli istituti superiori.
– Il Servizio Sanitario Nazionale con le sezioni specifiche come il Ministero della Sanità e l’Istituto Superiore di Sanità o aree particolari come quelle relative alla Sanità animale, all’Igiene dell’allevamento e delle produzioni.
– La ricerca scientifica presso gli Istituti Zooprofilattici, le Università o le diverse Istituzioni Scientifiche pubbliche e private.
– Lavoro dipendente presso industrie farmaceutiche, zootecniche o alimentari.
– La carriera militare nel corpo veterinario delle Forze Armate.
– L’insegnamento negli istituti superiori.
Trend occupazionali
Il veterinario nutrizionista è un medico che si occupa di corretta alimentazione collaborando con i proprietari di animali nella ricerca di una specifica alimentazione.
In questi ultimi anni questa figura professionale ha assunto una notevole importanza perché sono sempre più numerosi gli animali che mostrano problemi legati al metabolismo e, come per gli esseri umani, si è capito il valore dell’alimentazione nella prevenzione quotidiana.
Una consulenza nutrizionale è dunque necessaria a tutti i proprietari per correggere gli errori alimentari.
In questi ultimi anni questa figura professionale ha assunto una notevole importanza perché sono sempre più numerosi gli animali che mostrano problemi legati al metabolismo e, come per gli esseri umani, si è capito il valore dell’alimentazione nella prevenzione quotidiana.
Una consulenza nutrizionale è dunque necessaria a tutti i proprietari per correggere gli errori alimentari.