La top 10 dei lavori più strani da fare in Gran Bretagna
Conoscete quali sono i lavori più strani in Gran Bretagna? No? Allora ve li raccontiamo noi in questo articolo… ma è tutto vero, nonostante le apparenze!
In classifica dominano i lavori legati alla tecnologia, ma non mancano gli esperti di panini o di sopracciglia. Il sito Glassdoor rivela la top 10 dei lavori più strani in Gran Bretagna. Di strano, spesso, c’è il job title: sono professioni che magari esistono da tempo, ma conosciute con altri nomi.
Lavori più strani in Gran Bretagna: cosa fa un ethical hacker?
Secondo questa classifica, l’ethical hacker è tra job title meno strani e lo troviamo in decima posizione: è un esperto in cyber security ed è capace di replicare le minacce che arrivano dagli hacker veri, cercando di trovare tutte le debolezze dei sistemi informatici di un’azienda per rafforzarli.
Al numero nove troviamo il phyton developer, cioè chi sviluppa idee e progetti in codice phyton. All’ottavo posto, invece, il beverage application technologist: si tratta di una persona che lavora per aziende che producono bevande, con il compito di assaggiare i gusti e produrre in laboratorio nuove bibite.
Dalla telemedicina a chi ascolta i social
Segue nella classifica dei lavori più strani in Gran Bretagna il listening lead, che in Italia sarebbe un social media manager, ossia la persona che segue e analizza i canali social.
Al numero sei troviamo il graduate brainbox, che fa parte del gruppo dei migliori giovani talenti che lavorano in agenzie di marketing. Ma poi al numero 5 troviamo il sandwich artist, ovvero l’artista dei panini: questo job title non è difficile da capire. A seguire, il telemedicine assistant, ossia chi fa assistenza amministrativa ai medici che danno consulto ai propri pazienti per mezzo di video conferenze.
Il podio: vince il developer evangelist
Il cloud chief expert è al terzo posto della classifica dei lavori più strani in Gran Bretagna. Questa persona è un esperto in tutto ciò che ha a che fare con cloud computing e database. Totalmente diverso è il numero 2, dove troviamo il brow expert, colui che trasforma il modo in cui noi e chi ci guarda vedono il nostro viso.
E al primo posto, il developer evangelist: si tratta di un mediatore tra il personale tecnico e gli sviluppatori esterni di un’azienda, una professione nata al inizio negli anni 2000 con le applicazioni per smartphone.