Partita IVA, anche i lavoratori dipendenti possono averne una
La partita IVA dipendenti vi permette di svolgere una seconda attività in concomitanza a quella principale. Può essere aperta in molti casi, purché siano rispettate alcune condizioni. Ecco cosa prevede la Legge.
Partita IVA, dipendenti possono averla
Chi svolge un’attività di lavoro autonomo è tenuto ad aprire la partita IVA per poter operare sul mercato. Se invece siete lavoratori dipendenti, potete farlo? Non sempre. Però in molti casi la Legge ve lo consente, a patto di rispettare alcune condizioni.
Sono tanti i lavoratori che desiderano arrotondare lo stipendio o mettersi in proprio, così decidono di aprire la partita IVA dipendenti, per svolgere una seconda attività in concomitanza a quella principale.
Se invece avete un impiego presso un’azienda privata, potete aprirla per avviare un’attività, ma questa non deve essere in concorrenza con quella del vostro datore di lavoro.
Partita IVA, vincoli per i dipendenti pubblici
Se siete dipendenti statali, in generale, non potete aprire la partita IVA. Per legge non potete svolgere nessun’altra attività lavorativa in contemporanea, in quanto dovete sottostare all’obbligo di esclusività del rapporto pubblico. Infatti, ai lavoratori della pubblica amministrazione è precluso l’esercizio di ogni attività professionale, industriale e commerciale, sia in forma autonoma che subordinata. Potete svolgere un secondo lavoro solo se autorizzati preventivamente dal ministero competente o dall’amministrazione a cui appartenete.
Altre eccezioni alla regola sono costituite da: docenti della scuola pubblica autorizzati dal dirigente scolastico, professori universitari a tempo determinato, personale sanitario, dipendenti pubblici a tempo parziale con orario non superiore al 50%.
Compensi ammessi e sanzioni previste
Senza la partita IVA dipendenti, avete comunque la possibilità di arrotondare lo stipendio svolgendo attività compatibili con il “primo” lavoro. È possibile percepire i compensi derivanti dalle collaborazioni con giornali, enciclopedie; partecipare a convegni; svolgere attività formative, in qualità di docente, nonché un incarico presso un’organizzazione sindacale. Potete svolgere anche le attività per la quali serve l’aspettativa (es. dottorato).
Se lavorate nel privato, non avete vincoli sull’apertura della partita IVA dipendenti, salvo l’obbligo di fedeltà al datore di lavoro. La nuova attività non deve però entrare in contrasto, nemmeno in modo parziale, con quella che svolgete. Le sanzioni disciplinari arrivano fino al licenziamento per giusta causa. Per ovviare al problema chiedete un’espressa autorizzazione al vostro titolare.