Sigaretta elettronica, tutto quello che c’è da sapere

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Non esiste soluzione più saggia che smettere di fumare: optando per l’alternativa della sigaretta elettronica avrete comunque a che fare con un numero inferiore di sostanze tossiche rispetto alla sigaretta tradizionale.

Molte persone sono affascinate dalla sigaretta elettronica soprattutto perché ritengono che grazie a questa modernissima alternativa sia più facile smettere di fumare. Tuttavia bisogna sfatare i falsi miti e tenere i piedi per terra.

sigaretta elettronica

Se avete deciso di farla finita con le sigarette potete farvi aiutare dal vostro medico, che all’occorrenza vi prescriverà medicinali e presidi specifici per minimizzare gli effetti di astinenza. La ripetitività e la gestualità per un fumatore sono fattori estremamente rilevanti.

Dopo la pausa caffè un tiro di sigaretta, per un accanito fumatore, è un bisogno prima di tutto psicologico. In questo senso la sigaretta elettronica può contribuire notevolmente a sostituire il fumo tradizionale, essendo più o meno la stessa azione. Per quanto concerne la dipendenza dalle sostanze come la nicotina il discorso è ben diverso.

In commercio si trovano liquidi premiscelati con gradazioni di nicotina differenti. In genere si cerca di ridurre progressivamente il dosaggio fino a svapare, termine con cui si indica il fumo da sigaretta elettronica, solo liquidi non contenenti nicotina ma aromi.

La sigaretta elettronica è dannosa per la salute?

Umberto Veronesi non è certo uno sconosciuto. Ha fatto l’oncologo per una vita intera ed è stato anche Ministro della Sanità. La sua opinione sulla sigaretta elettronica era molto chiara e piuttosto rassicurante. Il fumo che si vede fuoriuscire dalla bocca, sosteneva Veronesi, è soltanto vapore acqueo, dunque è praticamente innocuo per la salute.

Ovviamente questa è una tesi che vale in linea generale ma che si potrebbe scontrare con la realtà delle cose. Infatti i produttori di liquidi per sigaretta elettronica si sono buttati letteralmente a capofitto in questo ricco business. Molti liquidi provengono anche dai mercati asiatici, con scarsi controlli sulla sicurezza che non forniscono adeguate garanzie ai consumatori.

Bisogna altresì ricordare che il fumo di sigaretta tradizionale espone i fumatori a ben 4.000 sostanze di origine chimica, tra le quali 400 sono sicuramente tossiche e 40 sono addirittura cancerogene. La formaldeide, l’arsenico, il cadmio, il monossido di carbonio, il catrame sono solo alcuni esempi.

Se avete deciso di smettere di fumare affidandovi alla sigaretta elettronica, quindi, la miglior cosa è acquistare i liquidi presso i rivenditori autorizzati. I prodotti devono avere obbligatoriamente il marchio della comunità europea.

Sigaretta elettronica: cosa c’è sul mercato

Riportiamo di seguito alcune informazioni tratte dalla pagina dedicata alla sigaretta elettronica sul sito del Centro Antiveleni dell’Ospedale Niguarda di Milano. La diffusione delle sigarette elettroniche ha sviluppato un florido mercato dei preparati per svapare, contenenti varie concentrazioni di nicotina, generalmente comprese tra 6 e 26 mg/ml. La nicotina viene assorbita attraverso cute, alveoli e le mucose della bocca, della faringe e del tratto gastrointestinale.

In sovradosaggio, la nicotina può causare intossicazioni acute la cui gravità è dose dipendente. Il quadro clinico esordisce generalmente con iperventilazione, cui seguono euforia, nausea, salivazione, vomito e diarrea, sudorazione fredda, tachicardia e ipertensione; nei casi più gravi può evolvere in convulsioni e compromissione dell’attività respiratoria fino al suo arresto.

Occorre quindi fare attenzione ai liquidi che si utilizzano nella propria sigaretta elettronica, evitando di acquistare miscele da esercizi commerciali che non offrano un completo quadro informativo delle sostanze vendute. In particolare – trattandosi di sostanze chimiche – è necessario fare attenzione a questi elementi:

  • il liquido e la sigaretta elettronica in uso nei flaconi originali non deve essere lasciato alla portata dei bambini
  • non si devono confondere le confezioni contenenti la nicotina da utilizzare con la sigaretta elettronica con farmaci
  • non si deve utilizzare la sigaretta elettronica in posizione sdraiata perché il liquido può finire in bocca
  • se durante l’uso si manifestano sintomi quali palpitazioni, disturbi respiratori, senso di mancamento o altro, è necessario consultare immediatamente un centro antiveleni

Che cos’è la sigaretta elettronica?

La sigaretta elettronica è un dispositivo elettronico concepito per simulare e sostituire, nell’utilizzo e nell’aspetto, i sistemi tradizionali per fumare derivati del tabacco, come sigarette o sigari. Le miscele utilizzate con una sigaretta elettronica contengono una quantità variabile di nicotina, racchiusa in cartucce con una miscela chimica composta da acqua, glicole propilenico, glicerolo e altre sostanze aromatizzanti.

La miscela viene fatta vaporizzare, passando dallo stato liquido a quello di vapore, per effetto del calore. Le singole cartucce contengono, in genere, tra 6 e 24 mg di nicotina. Alcuni modelli possono esserne privi e rilasciare solo un vapore aromatizzato.

Quali sono i componenti di una sigaretta elettronica?

Normalmente una sigaretta elettronica è composta da una soluzione liquida, una cartuccia, un atomizzatore e una fonte di alimentazione (batteria ricaricabile e circuito elettronico interno). Molti prodotti sono composti da parti sostituibili, mentre i dispositivi monouso combinano tutti i componenti in una singola parte che viene eliminata quando il liquido si esaurisce.

La soluzione racchiusa nella cartuccia può contenere diverse concentrazioni di nicotina (alte, medie, basse o assenti). Inoltre, sono disponibili diversi aromi che simulano il sapore del tabacco o riproducono altri gusti. La cartuccia è progettata per consentire il passaggio del liquido nell’atomizzatore e successivamente per portare il vapore alla bocca.

Quando il liquido è esaurito è possibile ricaricare o sostituire la cartuccia della sigaretta elettronica. Una ricarica è equivalente a circa 7-25 sigarette normali, a seconda del contenuto di nicotina, ma la sua durata dipende ovviamente dalla modalità di utilizzo del dispositivo.

Come funziona la sigaretta elettronica?

L’atomizzatore riscalda una soluzione liquida contenente percentuali variabili di nicotina, aromi e altri prodotti chimici; per effetto del calore, la miscela viene trasformata in vapore che, una volta inalato, consente di provare una sensazione simile a quella associata all’uso delle sigarette o di altri metodi tradizionali per fumare il tabacco.

L’utente inala attraverso il filtro. Il flusso d’aria aziona un sensore presente nella batteria, che così viene attivata. Il vaporizzatore riscalda la soluzione liquida contenuta nella cartuccia. Contemporaneamente, si attiva un led all’estremità della sigaretta elettronica che simula il colore della combustione della sigaretta convenzionale. L’utente ottiene uno sbuffo di gas caldo, che inala come fosse fumo di tabacco.

Durante l’espirazione, il vapore, grazie alla presenza del glicole propilenico, simula la sensazione visiva che si ottiene fumando le sigarette tradizionali.
Il vapore emesso dal dispositivo si disperde rapidamente.

La sigaretta elettrionica danneggia la salute?

Non è ancora stata scientificamente dimostrata l’assoluta innocuità della sigaretta elettronica e non mancano studi preliminari che dimostrano al contrario la sua tossicità. Comunque è ipotizzabile che questi prodotti presentino meno effetti tossici rispetto a sigari, sigarette e simili.

Le conferme cliniche sono ancora insufficienti per trarre conclusioni definitive, anche se alcune prove sperimentali suggeriscono che questi dispositivi sembrano più sicuri rispetto alle sigarette tradizionali.

Nella sigaretta elettronica, infatti, mancando la combustione del tabacco verrebbero a mancare i residui tossici dovuti a questo processo (catrame, idrocarburi policiclici aromatici).

Nel luglio 2013, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che non sono ancora stati condotti studi rigorosi per determinare se le sigarette elettroniche sono realmente efficaci per aiutare le persone a smettere di fumare. Anche se il fumo artificiale della sigaretta elettronica sembra contenere meno tossine rispetto a quelle presenti nel fumo di sigarette tradizionali, l’impatto sulla salute a lungo termine deve essere ancora approfondito.

Ci sono rischi per il fumo passivo della sigaretta elettronica?

Come per il fumo diretto, anche nel caso del fumo passivo occorre molta cautela: è corretto che ci sia prudenza nell’uso di queste sigarette negli ambienti chiusi finché non siano disponibili dati sicuri della loro assoluta innocuità. Un conto è il singolo che fuma e si autoespone a questo inquinante, altro è chi si ritrova involontariamente a respirarne i vapori.

Quanto costa la sigaretta elettronica?

In commercio esistono innumerevoli modelli e moltissime miscele: è infatti uno dei mercati più sviluppati e consolidati. Inoltre nel corso degli ultimi anni la tecnologia che sta alla base della sigaretta elettronica si è molto evoluta e, quindi, è possibile scegliere – anche online – i modelli di svapatore e le miscele che si preferiscono.

Attenzione, come scritto, alla qualità del prodotto privilegiando la salute al risparmio.

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