Tutto quello che devi sapere sulle Ex Festività soppresse in busta paga

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Ex festività soppresse in busta paga: cosa spetta e qual è il calendario aggiornato? Tutto quello che dovete sapere sulle maggiorazioni di stipendio relative ai giorni che sono diventati lavorativi.

Perché alcuni giorni dell’anno sono retribuiti di più?

Quasi tutti i mesi, prendendo in mano una busta paga, potrete notare che sono presenti maggiorazioni di stipendio riferibili ad alcune giornate specifiche. I motivi per cui guadagnate più del solito sono molteplici, a partire dalle ore di straordinario che eccedono il regime contrattuale full/time o part/time a cui siete sottoposti.
Un’altra ragione che fa lievitare la busta paga è il riconoscimento di una percentuale aggiuntiva sul lavoro notturno o su quello festivo.

 

 

Dalle ex festività soppresse in busta paga alla riduzione dell’orario di lavoro

Le ex festività soppresse in busta paga non sono altro che giornate che in passato erano riconosciute come festive, ma che oggi vengono considerate lavorative. Durante quelle giornate le aziende non si fermano e continuano a svolgere le attività ordinarie. Per non penalizzare i lavoratori, però, il legislatore ha consentito di affrontare la materia in fase di contrattazione nazionale.
I giorni delle ex festività soppresse in busta paga sono diventati quindi ROL, un acronimo che indica la riduzione dell’orario di lavoro. I dipendenti, quindi, hanno un monte permessi più ricco, proprio a causa della soppressione delle ex festività.

 

Quali sono le festività riconosciute nel 2024?

A prescindere dalle festività religiose come Natale, Santo Stefano, Epifania, Capodanno, Immacolata Concezione, Ognissanti, Ferragosto, Pasqua e Pasquetta, esistono festività civili che vengono riconosciute formalmente dall’ordinamento italiano.
I lavoratori, durante queste festività, percepiscono una busta paga più pesante. In particolar modo, viene riconosciuto un aumento della retribuzione per il 25 aprile, che rappresenta la festa della Liberazione dal nazifascismo. Un altro momento in cui percepirete una maggiorazione è il primo maggio, che coincide con la festa dei Lavoratori. Infine c’è il 2 giugno, giornata in cui si commemora la festa della Repubblica.

 

 

Cosa si commemorava con le ex festività?

Ma in quali giorni ricorrono le ex festività soppresse in busta paga, cosa spetta e qual è il calendario delle maggiorazioni?
Con il 4 novembre si festeggia l’Unità Nazionale, giornata che coincide anche con la festa delle Forze Armate. In primavera 2025, invece, ci sono la festa di San Giuseppe il 19 marzo e il 29 maggio quella dell’Ascensione, che coincide con il 39º giorno dopo la Pasqua. Lo stesso anno il 29 giugno si festeggeranno SS Pietro e Paolo.
L’ex festività soppressa del Corpus Domini, invece, coincide con la domenica, perciò comporta maggiorazioni in busta paga.

 

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