Tassa di soggiorno, come funziona e quanto si paga
La tassa di soggiorno è un’imposta che viene riscossa direttamente dall’attività ricettiva. In Italia questa tassa è al centro di molte polemiche proprio perché è alta rispetto alla media dei Paesi europei.

Cos’è la tassa di soggiorno
Avete programmato una vacanza al mare per l’estate o in montagna per l’inverno? In entrambi i casi non potrete sfuggire al sistema di tassazione italiano. Al turista infatti viene applicata una tariffa fissa più propriamente detta imposta di soggiorno. Dovrete pagare un sovrapprezzo sul costo complessivo dell’albergo, dell’hotel, del bed&breakfast o di qualsiasi altra struttura ricettiva abbiate scelto.
Il prezzo è considerato a persona, ovvero ogni componente del vostro gruppo di villeggianti dovrà pagare la tassa di soggiorno. Non c’è differenza tra il sistema di prenotazione classico contattando telefonicamente la reception e i nuovi metodi che si servono di internet. In ogni caso la tassa di soggiorno verrà applicata in base alle direttive del Comune dove andrete a trascorrere le vostre vacanze.
Casi speciali di esenzione dalla tassa di soggiorno
Non tutti sono tenuti a pagare la tassa di soggiorno quando trascorrono una notte fuori di casa in un Comune diverso da quello di residenza, nemmeno se il pernottamento avviene in una struttura turistica a tutti gli effetti. I residenti non pagano mai alcuna tassa turistica e non la pagano nemmeno i bambini sotto i 10-12 anni, requisito da valutare caso per caso nei differenti territori.
Gli studenti che si trovano fuori sede sono esentati da qualsiasi tipo di tassazione per il pernottamento. Ci sono poi esenzioni specifiche per le strutture come gli ostelli per la gioventù. Inoltre vengono risparmiati dalla tassazione anche i disabili, i familiari che accompagnano le persone con gravi problematiche di salute e i degenti delle strutture sanitarie.
Infine sono esentati gli autisti dei pullman, i militari e il personale di polizia oltre che gli accompagnatori turistici regolarmente iscritti all’albo.
Quanto costa la tassa di soggiorno
In Italia il prezzo della tassa è variabile in base al Comune. Mediamente si spende 1€ o 2€ a notte ma si può arrivare addirittura a 5€ a notte per persona o nei casi ancora più cari come Roma ci sono stati periodi in cui si pagavano 7€. La tassa è molto alta rispetto ad altri Paesi europei e al resto del mondo.
A Praga per esempio si pagano solo 0,5€. La tassa viene applicata direttamente in fattura o con una ricevuta a parte. Ovviamente si tratta di una cifra a cui non si applica l’Iva, dunque nell’eventuale ricevuta a parte che viene rilasciata deve essere specificato chiaramente.
