I 10 errori peggiori da fare a un colloquio di lavoro
Il colloquio di lavoro è un esame che toccherà prima o poi a ognuno di noi: l’obiettivo da raggiungere è un contratto che ci aiuterà ad accrescere le nostre esperienze. Quali sono i 10 errori più comuni?
10 – L’abbigliamento per il colloquio di lavoro
L’abito non fa il monaco, ma durante il colloquio di lavoro è necessario avere un outfit adeguato. Il tailleur o il completo sono ottimi per i professionisti a differenza di una mise sobria per le attività da ufficio. Un accorgimento: abbondare con gli accessori è sinonimo di egocentrismo.
9 – Scegliere il trucco
Per le donne un punto cruciale è il trucco: melius abundare quam deficere o l’essenzialità è l’arma vincente? La virtù sta nel mezzo per cui in base al contesto la semplicità può giocare a vostro favore.
8 – Attenti alla postura
Negli ultimi anni si è imposto lo studio del linguaggio del corpo. I segnali che emettiamo involontariamente possono dire tutto di noi. Il colloquio di lavoro mette spesso in soggezione ma l’autocontrollo può giocare a nostro favore: schiena dritta e testa alta per vincere di sicuro!
7 – Dominare le emozioni
Altro fattore chiave per fare bene un colloquio di lavoro sono le emozioni. Voce tremolante e paura del datore possono incidere molto sulla nostra presentazione. Difficile mantenersi calmi e concentrati in alcune situazioni, ma con un bel sospiro si potranno allontanare tutte le paure.
6 – Scegliere il linguaggio adatto
L’italiano non è un optional ma saperlo parlare significa conquistarsi l’attenzione di chi sta di fronte. Tono moderato ma deciso è sinonimo di padronanza della parola che, se unita a qualche inglesismo, può farci apparire come cultori della lingua moderna.
5 – La gestualità
Basta informarsi su Internet per capire quale sia l’atteggiamento per colpire il datore di lavoro: se le dita giocherellano con gli anelli si trasmette un senso di timidezza e di inquietudine. Mani aperte denotano una persona estroversa, ossia una qualità importante per il lavoro in team.
4 – Attenti alle risposte che date
Mai dare per scontato una domanda dell’interlocutore mentre sarebbe buona cosa evitare di tergiversare e di allungare il discorso. Le risposte devono essere concise e brevi ma ampiamente esaustive per infondere sicurezza e capacità del candidato.
3 – I titoli di studio
Oggi il titolo di studio è poca cosa rispetto alle capacità richieste da un’azienda: fra queste spiccano il problem solving e il lavoro di squadra il cui fine è quello di ottimizzare il lavoro. Va bene parlare della propria laurea e del master ma è inutile soffermarsi troppo.
2 – L’espressione
Mai presentarsi a un colloquio di lavoro come se si mendicasse il contratto, si finisce per sembrare di non essere all’altezza di quella posizione. La sicurezza può essere un punto di partenza: a perderci è l’azienda, non voi.
1 – Sfoderate sempre il sorriso
Piangere miseria è inutile tanto quanto sperare fermamente di essere assunti per le proprie qualità. Una faccia smorta non è un buon biglietto da visita: un bel sorriso attenua la tensione aiutandovi durante il colloquio di lavoro.