Extinction Rebellion, la matematica come strumento di protesta
Extinction Rebellion è una nuova forma di ribellione al potere per salvare il pianeta dal disastro climatico e ambientale. Se volete unirvi al movimento ecco tutto quello che dovete sapere.
Che cos’è Extinction Rebellion
Extinction Rebellion è un movimento di ribellione nato per contrastare i governi che non si impegnano nella lotta all’inquinamento. L’obiettivo di questo movimento è quello di combattere per preservare la biodiversità e contrastare i cambiamenti climatici che spesso sono causati proprio dai governi che trascurano questi pericoli e portano avanti delle politiche scellerate. La caratteristica di Extinction Rebellion è quella di portare avanti una lotta non violenta che si ispira a grandi attivisti di ogni tempo come Ghandi oppure Martin Luther King e il movimento delle suffragette che, senza l’uso della violenza ma solo con la protesta, riuscì ad ottenere per le donne il diritto al voto. Così periodicamente vengono organizzate azioni di protesta come farsi incatenare davanti alla Borsa di Londra o agli ingressi delle metropolitane: senza ricorrere alla violenza si paralizza la città e si attira l’attenzione dei governi.
Come nasce Extinction Rebellion
Il movimento Extinction Rebellion nasce nel 2018 per volere di due studiosi, Gail Bradbrook e Roger Hallam, che si rendono conto come l’inquinamento atmosferico stia rovinando il clima del nostro pianeta e portandolo verso la distruzione. L’obiettivo del movimento diviene quello di apportare urgentemente un cambiamento nell’andamento del clima e per farlo serve necessariamente l’apporto di tutti perché solo un milione di voci unite possono fermare le condotte politiche di tutti quei governi che nel mondo stanno ignorando il problema del clima. Il rischio di fallimento per la protesta è alto ma Bradbrook e Hallam analizzano la storia di milioni di altri movimenti di lotta, studiando le motivazioni per le quali sono falliti e riuscendo ad ideare le caratteristiche di una protesta perfetta.
La matematica come strumento di lotta di Extinction Rebellion
La novità più grande di Extinction Rebellion nonché la caratteristica che lo differenzia da un altro noto movimento di protesta del clima, Fridays for future di Greta Thunberg, non è solo l’età dei partecipanti ma anche l’utilizzo di un algoritmo di matematica. È proprio la matematica a stabilire ogni dettaglio della protesta: grazie ad essa è stato scoperto che una protesta non violenta ha il 53% di possibilità di successo contro il 25 di una violenta e che è sufficiente mettere insieme il 3,5% della popolazione mondiale per una stessa causa e si otterrà l’ascolto dei potenti. Insomma, un approccio scientifico per una lotta non armata che sta già ottenendo i primi successi e soprattutto l’ascolto dei potenti del mondo, spinti a dire la verità sull’emergenza climatica.