Gen Z: Apprendimento su Misura al Lavoro

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Come fidelizzare i lavoratori della Gen Z attraverso esperienze di apprendimento su misura? L’interattività, i dispositivi mobili e le nuove modalità di formazione possono fare concretamente la differenza per trattenere i talenti.

Una forza lavoro con ambizioni e competenze innovative

La cosiddetta generazione Z è destinata a diventare la maggioranza tra gli individui attualmente impiegati. Le persone nate a cavallo tra il 1990 e il 2010 saranno protagoniste assolute del futuro prossimo. Analizzando meglio questo campione di potenziali candidati, si evince con chiarezza una mentalità proattiva, con obiettivi del tutto diversi da quelli del passato.
Ma come sarà possibile fidelizzare i lavoratori della Generazione Z attraverso esperienze di apprendimento su misura? Per mantenere i talenti nelle attività, sarà necessario puntare con convinzione sui percorsi formativi.

Crescita professionale e personale

Imparare un mestiere è sempre stata un’esigenza irrinunciabile per iniziare a prestare il proprio servizio in azienda. L’apprendistato, progressivamente, è stato sostituito con il concetto di stage, con il mese di prova, con l’affiancamento di personale esperto e con esperienze di lavoro finalizzate all’acquisizione delle competenze.
Al giorno d’oggi, per fidelizzare i lavoratori della Generazione Z attraverso esperienze di apprendimento su misura, bisogna dedicarsi maggiormente alla sfera personale e ai meccanismi premiali di gratificazione.
Se state pensando di partecipare a un’iniziativa di inserimento professionale, potreste avere il desiderio di portarvi dietro il bagaglio di conoscenze tecniche e operative che avete sviluppato, anche ben oltre il termine del contratto. Non è più scindibile, dunque, la sfera della crescita professionale da quella della crescita personale.

L’esigenza di fidelizzare i lavoratori della Gen Z attraverso esperienze di apprendimento su misura

Un altro fattore determinante per trattenere i soggetti più produttivi in azienda è il collegamento diretto della formazione con la carriera. La generazione Z pretende che, ad ogni avanzamento di skill, corrisponda un analogo scatto in termini professionali. Ciò non significa che i giovani corrano in ufficio a chiedere l’aumento per qualsiasi variazione di incarico, bensì che la posizione ricoperta sia commisurata con l’apprendimento. Solo così le nuove leve riescono a intravedere un futuro nell’impresa.
Un ultimo aspetto, che però ricopre un ruolo di assoluto rilievo, è la digitalizzazione della formazione. Trattandosi di nativi digitali, i giovani hanno bisogno di materiali all’avanguardia, che non siano le vecchie slide e le presentazioni noiose, ma strumenti multimediali avanzati. La generazione Z gradisce soprattutto l’interattività, con contenuti brevi e semplici da assorbire. Il modo migliore per somministrare i materiali formativi è su device mobile. Anche voi, infatti, potreste essere maggiormente coinvolti in una lezione individuale a cui potete partecipare ovunque, dal telefonino o dal tablet.

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