Genio in azione: la storia di Ingvar Kamprad, il fondatore di Ikea
La storia di Ingvar Kamprad, il fondatore di Ikea, è di quelle che potrebbero diventare la perfetta sceneggiatura di un film: con la sua morte, infatti, se ne va una delle personalità che ha segnato per sempre il mondo dell’arredamento e della concezione dello spazio domestico.
La biografia di Ingvar Kamprad è probabilmente lo specchio più fedele di una concezione sempre allineata a una vision aziendale. Il suo understetment, mantenuto fino all’ultimo giorno, è il simbolo di una sobrietà e semplicità che da sempre caratterizzano non solo la vita del fondatore Ikea, ma di tutta la sua azienda.
Ingvar Kamprad lascia un impero industriale da 40 miliardi di fatturato annui e 190mila dipendenti, nato per una sua intuizione quando era ancora soltanto un fabbricante di fiammiferi.

La sua idea di fabbricare e vendere a basso costo fu l’ingrediente principale di una storia imprenditoriale di successo che dal 1943 – anno di fondazione di Ikea – a oggi, ha messo insieme un modello di business inimitabile e al momento senza rivali nel settore.
Padre di tre figli, lascia agli eredi un patrimonio che, secondo quanto ricostruito dalla stampa svedese, ammonterebbe a 3,75 miliardi di euro.
Ingvar Kamprad, una storia semplice
Schivo e abituato a condurre una vita al limite della parsimonia, era lo stesso fondatore Ikea a raccontarlo, si vestiva solo di abiti di seconda mano acquistati nei mercatini delle pulci. Dislessico cercò di affrontare il problema con il lavoro iniziando a scegliere nomi svedesi per i mobili che venivano fabbricati e che nel tempo sono diventati dei successi commerciali su scala planetaria: dalla libreria Billy alla linea Ektorp.
In Italia il grande brand dell’arredamento economico è arrivato solo nel 1989. Oggi la catena dei suoi negozi ha raggiunto i 21 negozi presenti in tutta Italia.
La sua creatività, che ha ispirato e animato l’intera produzione, lo ha felicemente accompagnato fino agli ultimi giorni di vita. Precede di poco la sua morte, infatti, la nuova linea Lurving, una serie di accessori per la casa e complementi di arredo dedicati agli amici a quattro zampe che fin da subito ha raccolto il grande apprezzamento dagli operatori del settore.
Nella sua vita però non sono state tutte rose e fiori. È di qualche mese fa la notizia, apparsa su tutti i principali organi di informazione, che ha fatto emergere l’appartenenza giovanile di Ingvar Kamprad a gruppi filo nazisti. Il fondatore Ikea reagì con una lettera aperta ai suoi dipendenti di religione ebraica, chiedendo scusa e derubricando la non esaltante esperienza, a un errore di gioventù.
Fu lo stesso Kamprad a riconoscere di aver dovuto affrontare negli anni il problema dell’alcolismo. Numerose infine le vertenze aperte dai dipendenti all’interno dei suoi negozi in Italia, dove, soprattutto di recente, sono state denunciate da alcuni dipendenti, condizioni di lavoro non ottimali.
