Pulire il mare dalla plastica ? Ci pensa Seabin, il robot spazzino

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Pulire il mare dalla plastica oggi è più facile grazie a Seabin, un dispositivo tecnologico innovativo che filtra l’acqua e ne trattiene i detriti. Il primo esemplare italiano è stato installato di recente in provincia di Savona.

Il problema è grave perché nei mari italiani vengono abbandonate 90 tonnellate di plastica al giorno; tuttavia, anche se in materia di investimenti tecnologici l’Italia non è certamente un’eccellenza mondiale, questa volta dovrete ricredervi. A Marina di Varazze, in provincia di Savona, è stato installato di recente il primo esemplare di Seabin (dall’inglese, spazzino del mare).

seabin pulire il mare dalla plastica

Si tratta di un dispositivo intelligente e innovativo in grado di pulire il mare filtrando l’acqua e trattenendone i detriti. La tecnologia adottata è ancora elementare, ma costituisce un grande passo avanti per combattere l’inquinamento.

È stato messo a punto all’interno del progetto LifeGate PlasticLess, in partnership con Volvo, con l’obiettivo di ridurre la plastica nelle acque italiane. Questo problema ambientale è davvero significativo, se pensate che nel Belpaese finiscono in mare 90 tonnellate di plastica al giorno e che nel mondo si arriva a ben 150 milioni di tonnellate ogni anno.

Pulire il mare dalla plastica grazie alla tecnologia

La grande innovazione di Seabin è data dal fatto che il nuovo dispositivo tecnologico aiuta a pulire il mare dalla plastica intercettando sia le microplastiche da 2 a 5 millimetri di diametro, sia le microfibre fino a 3 millimetri. Quest’ultime sono rifiuti inquinanti particolarmente nocivi, per l’ambiente e per voi, in quanto finiscono per entrare nel ciclo alimentare umano per mezzo del sale e dei pesci.

Ogni dispositivo è in grado di catturare fino a 1,5 kg di plastica al giorno, per un totale di circa 500 kg ogni anno. Anche la sua semplicità di funzionamento vi stupirà. Basta immergerlo nell’acqua, agganciandolo a un pontile che galleggia con il lato superiore sopra la superficie. Seabin sfrutta le correnti marine e ventose, così da filtrare l’acqua attraverso una pompa elettrica. I detriti vengono immagazzinati in un sacco con capienza di 20 kg, da svuotare poi manualmente.

Seabin, dispositivo funzionante 24 ore su 24 e presente in 20 nazioni

Per il momento Seabin non può essere impiegato in mare aperto perché necessita di un collegamento elettrico. Tuttavia ha il vantaggio di funzionare 24 ore al giorno e si rivela un dispositivo eccellente per pulire il mare dalla plastica nei punti di accumulo, come i porti.

Il materiale raccolto potrà essere riutilizzato a livello industriale per realizzare svariati prodotti, come felpe e teli da mare. “La diffusione dei Seabin rappresenta una soluzione concreta che supporta la raccolta di plastiche e microplastiche e si aggiunge all’importante opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’impatto delle azioni quotidiane per la salute dei nostri mari e sulla prevenzione per un uso consapevole dei materiali plastici” ha dichiarato Enea Roveda, CEO di LifeGate.

Seabin è già impiegato in 20 nazioni e a breve verrà installato anche a Venezia Certosa Marina (Ve) e a Marina di Ravenna (Rn).

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