Un giovane su quattro trova lavoro per raccomandazione
Purtroppo, non è di certo una novità, ma i dati Istat che indicano che nel nostro Paese un giovane lavoratore su quattro trova lavoro grazie a una raccomandazione, dovrebbero ancora una volta farci riflettere.
Trovare lavoro: parola d’ordine, raccomandazione
Quattro giovani occupati su dieci hanno trovato lavoro con la segnalazione di parenti, amici o conoscenti, secondo un approfondimento dell’Istat nel quale la parola raccomandazione non viene nominata, ma è chiaro che si tratta proprio di quello. Tra i laureati crescono di molto le possibilità di trovare lavoro attraverso altri canali, come l’Istituto nazionale di Statistica definisce questa pratica.
L’occupazione a tempo pieno sempre più lontana
Un giovane occupato su quattro lavora a orario ridotto, nella maggioranza dei casi per l’impossibilità di trovare un’occupazione a tempo pieno, precisa l’Istat. Più di un giovane su quattro ha un lavoro a tempo determinato. Tra coloro che hanno terminato gli studi nell’ultimo biennio di riferimento (II trimestre 2014 – II trimestre 2016) la quota di occupati in lavori atipici è del 51,7% per i laureati e del 64,4% per i diplomati.
All’aumentare dell’età i giovani occupati in lavori temporanei vanno dal 66,6% dei 15-19enni fino al 15,3% dei 30-34enni.
Ricerca di lavoro, scarsa assistenza dallo Stato: soltanto l’11,9% dei giovani ha ricevuto nel 2015 una qualche forma di aiuto nella ricerca di lavoro da parte di una istituzione pubblica: il 13,8% degli occupati che hanno iniziato un lavoro negli ultimi 12 mesi, il 15,1% dei disoccupati e il 6,5% della forza di lavoro potenziale.
I giovani sono disponibili a trasferirsi per motivi di lavoro: quattro giovani disoccupati su 10, soprattutto laureati, sarebbero disponibili a trasferire la loro residenza per motivi di lavoro. A parità di livello di istruzione, le maggiori disponibilità a traslocare, anche all’estero, si riscontrano in giovani provenienti da ambienti familiari culturalmente più elevati.
